Anche per Artem Dovbyk, a quanto pare, l’impatto con la capitale non è stato benevolo, sulla scia di quanto accaduto ad altri campioni del passato che hanno faticato ad ambientarsi. Una specie di sortilegio che colpisce anche, e soprattutto, le grandi firme al primo impatto in maglia giallorossa.
Solo così si può spiegare il digiuno di reti del gigante ucraino, condito anche da tanta sfortuna. Persino nelle gare amichevoli, ex bomber del Girona è andato ad un passo dal suo primo gol in maglia giallorossa, non riuscendo però mai a timbrare la prima gioia stagionale. E che dire della traversa colpita a Cagliari dopo l’invito delizioso di Dybala.
I parallelismi con altri giganti del passato
La gara di ieri contro l’Empoli, ha segnato un passo indietro di Dovbyk, apparso avulso dal gioco di De Rossi, con pochi rifornimenti ma anche poco movimento in attacco. Al di là di una frustata di testa e di un tacco troppo fiacco, il bomber ucraino è rimasto praticamente impotente, anche quando la Roma si è prodigata nel forcing offensivo alla ricerca dell’insperato pareggio.
Il bottino attuale è di 0 gol segnati, a fronte di soli 14 passaggi ai compagni e poche chance per calciare a rete. Anche campioni del passato come Voeller e Dzeko, hanno faticato ad imporsi nelle prime settimane, ma poi hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della Roma a suon di reti.
Edin Dzeko, addirittura, oggi è statisticamente il terzo miglior marcatore nella storia della Roma, ma alla sua prima stagione in giallorosso faticò parecchio ad imporsi. Il “mal di gol” al primo impatto con l’ambiente giallorosso non risparmiò neanche un bomber implacabile come il tedesco Rudi Voller, che alla sua prima stagione realizzò solo cinque reti in 28 presenze tra Campionato e Coppa Italia. Il tedesco andò a bersaglio nella seconda presenza in Serie A, nel 2-0 contro il Cesena, ma poi si “concesse” una lunga fase di astinenza in zona gol, per poi riscattarsi nelle stagioni successive.
De Rossi dovrà trovare gli schemi adatti per valorizzare il suo bomber
Ecco perchè l’attuale digiuno di Artem Dovbyk, non dovrebbe affatto impensierire. Spetterà adesso a De Rossi trovare la giusta alchimia tra il bomber ucraino e i compagni, per consentire che possano arrivare i giusti rifornimenti che fino a ieri sono mancati.