Il nuovo ciclo è iniziato, anche se serve ancora molto dal mercato. La Juventus di Thiago Motta ha iniziato il campionato come meglio non avrebbe potuto liquidando agevolmente la pratica Como per 3-0. Buona la prova dei bianconeri ma anche poca la consistenza della neopromossa che deve adattarsi ancora bene alla Serie A.
Dopo un’estate che ha fatto rima con rivoluzione la Vecchia Signora deve ancora mettere a posto tutti i tasselli: non solo il cambio di guida tecnica, ma anche il taglio con molti leader del passato che sono stati accomodati (gentilmente o meno) alla porta. Di certo questi saranno dieci giorni di fuoco per Cristiano Giuntoli che dovrà risolvere alcune questioni spinose (Chiesa su tutte) e poi gettarsi a capofitto sul mercato in entrata per regalare al tecnico i giocatori richiesti.
Juve, infortuni per Weah e Thuram: quanto staranno fuori
Sia per i pochi arrivi, ma soprattutto per la lunga lista dei giocatori considerati fuori dal progetto, nel match dell’Allianz Stadium contro i lariani, i bianconeri hanno schierato la formazione più giovane degli ultimi trent’anni, con addirittura l’esordio del classe 2004 Samuel Mbangula dal primo minuto: il belga ha ripagato la fiducia segnando il gol dell’1-0. Le altre reti sono state messe a referto da Weah e da Cambiaso.
Ma non ci sono state solamente notizie positive dal primo match stagionale. Motta, infatti, dovrà fare a meno di due pedine importanti, che hanno conquistato fin da subito una maglia da titolare: Weah e Thuram. L’esterno è uscito a fine primo tempo, appena dopo aver siglato il gol del 2-0, per un problema muscolare: per lui lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia destra. Il centrocampista, invece, ha subito una lesione di basso grado del bicipite femorale della coscia sinistra.
Per entrambi verranno effettuati nuovi esami tra una decina di giorni. Questo significa che salteranno sicuramente il prossimo impegno della Juventus a Verona, ma con ogni probabilità anche la partita contro la Roma del 1° settembre, tornando a disposizione soltanto dopo la sosta.