Chissà come avrà vissuto Federico Chiesa l’esordio della nuova Juventus di Thiago Motta. Di certo il giocatore non era allo Stadium ieri per la partita con il Como ed è tutt’altro che scontato che abbia seguito i suoi (quasi ex) compagni alla tv. Ma sicuramente avrà saputo che nella sua posizione ha esordito e segnato un ragazzino della Next Gen, classe 2004, Samuel Mbangula.
Il giovane belga ha giocato come esterno destro d’attacco, proprio il ruolo preferito da Chiesa che, con ogni probabilità, avrebbe ricoperto lui in questa stagione qualora avesse trovato l’accordo con la società per il rinnovo di contratto. E invece si è arrivati allo scontro, all’epurazione, alle dichiarazioni pesanti ed irrevocabili con quelle due parole ripetute quasi fino alla noia “fuori dal progetto” che non lasciano spazio a dubbi o ripensamenti. Ma inizialmente questo sembrava non pesare eccessivamente al giocatore, convinto di poter trovare semplicemente la sistemazione
Chiesa proposto al Barcellona: gli spagnoli valutano l’affare
La stessa Juventus, certamente, si aspettava che alla corte dell’esterno della Nazionale ci fossero tanti pretendenti. Ma con i giorni che passavano e le difficoltà da parte del calciatore a trovare un accordo con un nuovo club, il prezzo del suo cartellino è calato drasticamente. Se infatti inizialmente i bianconeri chiedevano almeno 30 milioni, ora si accontenterebbero anche della metà.
Ma a decidere sarà sempre il giocatore che, secondo le indiscrezioni, preferirebbe un’avventura all’estero. Per questo motivo avrebbe rifiutato il trasferimento alla Roma a inizio luglio. Ma le pretendenti non si sono fatte sotto e al momento il giocatore si allena da solo alla Continassa. Il suo entourage, capito ormai che ricucire con la Juventus è ormai impossibile, sta cercando di trovargli la miglior soluzione, viste le difficoltà di piazzarlo in Italia per motivi di ingaggio.
L’ultima mossa è stata la proposta al Barcellona. I blaugrana sono alla ricerca di un esterno e anche se il nome di Chiesa non sarebbe il primo della lista stanno studiano una possibile formula. Di certo non sarebbe un’operazione che si può chiudere in tempi brevissimi: i catalani devono prima formalizzare alcune uscite e poi lavorare eventualmente per altre entrate. La cifra del cartellino (ormai tra i 15 e i 20 milioni di euro) non spaventa, ma non è detto che dalla Spagna arrivi l’affondo. E il tempo passa…