Il 14 aprile della passata stagione si è disputato il match fra Udinese e Roma allo Stadio Friuli. Al minuto 71 tutti ricorderanno ciò che successe sul terreno di gioco, quando il difensore centrale della Roma Evan Ndicka si accasciò improvvisamente a terra.
La paura fra calciatori, addetti ai lavori e tifosi fu tanta. Fortunatamente il difensore ebbe “solo” un trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro e venne dimesso qualche giorno dopo dall’ospedale. Il centrale non perse mai conoscenza e ricorda benissimo quei momenti di paura.
A distanza di quasi quattro mesi, Ndicka è tornato a parlare di quell’episodio ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole in merito: “Ho avuta davvero paura solo la prima settimana. Ma ora sto bene, mi sento a posto, fisicamente e mentalmente anche più forte di prima. Voglio ringraziare ancora la gente di Udine per la sensibilità, ma anche tutta l’Italia per la vicinanza che mi ha dimostrato. E una cosa che non scorderò mai e che mi ha fatto davvero piacere“.
Nel corso dell’intervista il difensore giallorosso ha toccato anche altri temi, soffermandosi sugli obiettivi stagionali e sui nuovi calciatori arrivati in questa finestra di mercato.
Evan Ndicka racconta la grande paura di quel momento: le sue parole
Ndicka ha ammesso che l’intero gruppo sta lavorando molto bene nel corso di questa intensa preparazione estiva agli ordini di Daniele De Rossi. Il centrale ivoriano sarà uno dei punti fermi, insieme a Mancini, della retroguardia giallorossa.
Ndicka ha elogiato la società, l’allenatore e l’intero gruppo squadra, sottolineando la speranza di essere già competitivi in occasione della prima sfida di Serie A contro il Cagliari in programma il prossimo 18 agosto.
Sui nuovi arrivi, ha sottolineato la forza di Artem Dovbyk – qualcosa che già si nota dopo i primi allenamenti insieme a lui.
Su Enzo Le Fée, Soulé e gli altri: “Li stiamo aiutando a inserirsi nel gruppo. lo parlo francese e mi sto dedicando ad Enzo (Le Fée, ndr), mentre a Soulé ci pensano invece Dybala e Paredes, con cui Mati è amico da tempo. Ma questo è un ottimo gruppo, aiuta tutti a integrarsi il prima possibile, anche Dahl, Ryan e Sangaré“.