Giorgio Trabucco, capogruppo Lista Civica Gualtieri Sindaco, fa il punto della situazione sul nuovo stadio della Roma.
In un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Roma Sound fm90 il capogruppo Lista Civica Gualtieri Sindaco, Giorgio Trabucco, ha parlato del nuovo stadio della Roma. Un progetto tutt’altro che semplice. Oltre alle problematiche logistiche e gli intoppi di natura burocratica bisogna infatti fare i conti anche con le proteste dei residenti contrari al progetto.
Tutti ostacoli che ovviamente non agevolano la realizzazione dell’impianto e che rischiano di prolungare molto l’attesa. Trabucco ha voluto sottolineare che il progetto può rappresentare un volano per la città sia dal punto di vista sportivo che in termini economici e sociali.
“L’area del IV Municipio è una zona poi che si presta perché il trasporto pubblico è molto presente, anche se andrà chiaramente rafforzato. Questo vuol dire che l’area è pronta ad accogliere lo stadio domani? No, ci sono molteplici passaggi burocratici da seguire e noi questo lo abbiamo detto in maniera chiara“.
“Tornare indietro ora sarebbe un grande peccato”
“Abbiamo aggiunto anche che il progetto definitivo dovrà ripassare in aula – ha sottolineato Trabucco – perché vogliamo essere sicuri che quelle prescrizioni vengano rispettate“.
Quando al capogruppo della Lista Civica Gualtieri Sindaco viene chiesto se effettivamente il progetto definitivo arriverà dopo l’estate, la sua risposta rimane sul vago: “Questo dipende dalla Roma, ma posso confermare che c’è una collaborazione costante con la società AS Roma, siamo al lavoro per arrivare congiuntamente a meta. Tornare indietro ora sarebbe un grande peccato, queste sono opere che creano economia e riqualificazione della città“.
Infine, in merito al ritrovamento di reperti archeologici Trabucco chiarisce la situazione: “Quello ritrovato ultimamente è fuori dall’area dello stadio, anche se dentro l’area del progetto, quindi siamo tranquilli, seguiremo gli sviluppi degli scavi ma restiamo ottimisti: è vero che a Roma purtroppo o per fortuna quando ci si muove si va incontro ad una serie di ostacoli, ma lo avevamo messo in conto. Io rimango ottimista sul progetto e spero anche per il 2027 di vederlo ultimato”.