Si sa il mestiere dell’allenatore della Nazionale, quando ci sono Mondiali ed Europei, è uno dei più difficili al mondo. Il ct non si deve misurare solamente con le eventuali critiche degli addetti ai lavori, ma, di fatto, ci sono 60 milioni di allenatori in tutto il nostro Paese. Se poi si deve fare i conti con una figura umiliante come quella avvenuta a questo Euro 2024, allora la situazione è ancora più complessa.
Ex giocatori, attori, cantanti, politici, celebrità vengono intervistati e si sentono in dovere di esprimere il loro pensiero. Tra i tanti a commentare la debacle azzurra c’è stato anche Flavio Briatore. L’imprenditore è andato giù pesante sia sui giocatori che su Spalletti commentando in modo netto le prestazione della nostra Nazionale. E ha anche espresso il suo punto di vista sull’eventuale successore dell’ex allenatore giallorosso.
Briatore durissimo: “Spalletti non ha creato gruppo, Allegri come ct”
Grande appassionato di calcio Briatore, come milioni e milioni di italiani, è rimasto attonito di fronte alla figuraccia degli azzurri a Berlino di sabato pomeriggio contro la Svizzera. “Il più grande disastro della nostra storia“, ha commentato in prima battuta durante il suo intervento a “La politica nel pallone” . Poi le critiche si sono fatte più pesanti e ha puntato il dito contro Luciano Spalletti: “Non ha creato un gruppo, avevamo una banda di giocatori impauriti, anche giocatori come Chiesa e Barella sembravano senza personalità. Sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano a testa bassa, non capivano la posizione. Non ho capito nemmeno la scelta di far giocare Fagioli. E’ stato arrogante“.
Poi ha svelato un interessante retroscena: “Ho parlato con Allegri quando la partita con la Svizzera ancora non era finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l’Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre Nazionali, non siamo la Spagna. Secondo me lui sarebbe l’allenatore adatto per la Nazionale. Non avrebbe più la pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza“. Parole di elogio solamente per Donnarumma: “Non ci fosse stato lui avremmo preso cinque gol da tutti“, ha concluso