Le trattative, specialmente quelle importanti, non si fanno in un giorno. Serve mettere d’accordo i club, il giocatore interessato, far collimare tutti i dettagli. Ma per farle andare in porto, ad un certo punto, serve un’accelerata, altrimenti, anche se in vantaggio, si rischia di essere superati durante il rush finale.
Questo è quello che rischia la Roma nell’operazione che porterebbe nella Capitale Federico Chiesa. L’esterno della Juventus è, come risaputo, l’obiettivo numero 1 del mercato giallorosso e garantirebbe a De Rossi di avere il giocatore offensivo che possa far fare il salto di qualità richiesto. Non solo: l’arrivo del bianconero convincerebbe anche Dybala che la priorità della società sia quella di costruire una squadra competitiva almeno per il quarto posto, spegnendo quindi i mugugni dell’argentino.
La Juventus vuole Sancho e pensa di inserire Chiesa nell’affare
La situazione legata al numero 7 bianconero sembra ormai chiara. Il suo contratto è in scadenza a giugno 2025 e Giuntoli, dopo aver messo sul piatto un’offerta che il giocatore e il suo entourage dichiarano insoddisfacente, non rilancerà. Per la Vecchia Signora non c’è possibilità di perdere il calciatore a zero l’anno prossimo e quindi l’addio è sempre più vicino. Anche perché Thiago Motta preferirebbe un altro tipo di esterno.
Continuano, infatti, a rimbalzare notizie riguardo l’interessamento dei bianconeri per Jadon Sancho. Il classe 2000 è in uscita dal Manchester United dopo gli ultimi sei mesi ottimi al Borussia Dortmund e piace molto all’ex allenatore del Bologna. I Red Devils chiedono circa 40-45 milioni per il giocatore, cifra alta per le casse bianconere.
Per questo l’idea, se non dovesse essere presa in considerazione la possibilità del prestito, è quella di inserire proprio Chiesa nella trattativa. Il costo del suo cartellino si aggira sui 30-35 e quindi l’esborso del club torinese sarebbe più basso. Un’esperienza in Premier League potrebbe accontentare anche lo stesso Chiesa e un accordo potrebbe trovarsi.
Per questo la Roma, se davvero vuole regalare a DDR l’esterno richiesto, deve accelerare in fretta. Il mercato è fatto di opportunità, ma anche di rapidità e di un pizzico di sana follia: componenti che servono per portare a casa un top player.