La grande stagione di Lorenzo Pellegrini nella Roma potrebbe trovare la consacrazione internazionale a breve, con la Nazionale guidata da Luciano Spalletti. Lui ci spera, così come ci sperano a Trigoria, dove è il leader indiscusso. Quest’anno solamente il Bayer Leverkusen l’ha privato di un titolo internazionale che probabilmente si sarebbe meritato appieno per quello che ha mostrato duranto l’anno. In Germania però potrebbe esserci la seconda chance, stavolta con la maglia della nazionale. Perché così come a Roma anche a Coverciano è il trascinatore di un gruppo che Spalletti vuole portare al successo. Non sarà facile però riconfermare quanto fatto da Roberto Mancini nel 2021.
Riconfermarsi è tutt’altro che semplice, si sa. Nelle prime uscite, inoltre, la selezione italiana non ha fatto sfracelli. Tutt’altro. Nella partita amichevole contro la Turchia, finita a reti bianche, a farla da padrone è stata soprattutto la noia. Proprio per questa ragione il commissario tecnico sta cercando soluzioni a livello tattico, ma anche a livello emotivo. E in base a questo secondo parametro, responsabilizzare alcuni giocatori potrebbe essere mossa chiave al fine di tirar fuori loro tutto quello che hanno dentro. Per questa ragione Pellegrini è stato insignito di una maglia importante. Una maglia dal peso specifico notevole.
Sono stati infatti presentati ufficialmente, stamane, i numeri di maglia dell’Italia per EURO 2024. La spedizione in terra di Germania. Spicca subito la destinazione della camicetta più importante, quella che designa il leader dell’intera squadra. La mitica numero dieci. Un camicetta dalla pesante eredità. Che quest’anno è stata assegnata proprio a Lorenzo Pellegrini, diventato così il terzo calciatore nella storia della Roma a vestire la t-shirt più prestigiosa della Nazionale. Una responsabilità non da poco, i cui doveri non rispondono solamente ad una tifoseria, ma all’intero popolo italiano. Che responsabilità…
Sarà pertanto piacevole vedere il capitano della Roma vestito con questa emblematica numerazione. Non sono in tanti, dopo tutto, nel corso della storia ad aver avuto l’onore di questa riconoscenza. Solamente in due prima di lui. Due giocatori che Pelle ovviamente conosce bene. Il primo a vestirla fu niente meno che Francesco Totti negli sfortunati Mondiali di Corea e Giappone 2002. Non gli portò fortuna a giudicare da quel maledetto rosso dell’arbitro Moreno. La vestì anche ad Euro 2004 e successivamente nel Mondiali di Germania 2006. Poi fu la volta di Daniele De Rossi, che la ebbe ad Euro 2008. Ora, a distanza di 22 anni daquella prima volta, tocca ancora al nostro capitano.