Conferenza Ranieri: “Dovbyk? Non sono contento. E sulla Champions gela i tifosi

Claudio Ranieri, stamattina, presenterà la prossima sfida della Roma contro il Verona in programma domani sera all’Olimpico

Francesca Di Nora -
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Ranieri in conferenza stampa
Ranieri in conferenza stampa – foto AS Roma

La Roma, per quanto imbattuta da 16 giornate, non solo deve continuare la scia positiva, ma sicuramente, se vuole ancora avere qualche chance per la Champions, deve puntare alla vittoria e non può accontentarsi, come accaduto con Juventus e Lazio, di un pareggio.

Ranieri incontrerà i giornalisti nella sala stampa di Trigoria

Lo sa bene Claudio Ranieri che oggi, venerdì 18 aprile, ha risposto alle domande dei giornalisti in vista del match in programma domani sera all’Olimpico: Roma Verona. A partire dalle 12.30 il tecnico giallorosso è stato nella sala stampa di Trigoria per presentare la sfida contro gli uomini di Paolo Zanetti.

La Roma deve puntare alla vittoria

I giallorossi devono puntare alla conquista di tre punti soprattutto in questa gara, anche in vista del difficile calendario che li aspetta per concludere la stagione. Dopo la partita contro il Verona, infatti, ci saranno 4 sfide difficili: contro l’Inter, la Fiorentina, l’Atalanta e il Milan e in ultimo il Torino.

Conferenza stampa a partire dalle 12.35

Partirei dal significato della partita di domani col Verona e poi come sta la squadra e dall’assenza di Dovbyk ed El Shaarawy. Come stanno?

Stanno tutti e due bene, hanno fatto allenamento differenziato. Sceglierò, come al solito, tra stasera e domani mattina. La partita contro il Verona è difficilissima, perchè si sono sono quadrati a meraviglia. E’ una squadra che chiude tutti gli spazi e parte a mille a l’ora. Sarà una partita difficilissima e importantissima. Vogliamo fare bene, vogliamo i tre punti, ma sarà difficile.

Per la squadra è stata una stagione pesante mentalmente. Come sta ora la squadra, con il ritmo così intenso. E’ il caso di pensare, domani, a fare qualche cambio per far riposare chi non sta al centro per cento?

Sì. Quello che hanno fatto i ragazzi è prodigioso. Fisicamente la squadra sta bene. Lo stato di forma non è ottimale, perché prima facevano tutto con una leggerezza meravigliosa, ora non più. Ma questa squadra sta facendo il massimo in un momento delicatissimo per la Roma. Cambiare? Si può ma bisogna stare attenti.

A proposito di prodigi: Svilar. Il 2 gennaio disse che si doveva chiudere la questione rinnovo in fretta. Non ci sono rischi ad aspettare per lui?

Non credo, perché il ragazzo vuole restare. Il procuratore fa il suo lavoro e noi stiamo facendo il nostro. Ma sono convinto che si concluderà con soddisfazione reciproca.

Lei ha detto Dovbyk deve credere di più in noi. Lo sta facendo? Rispetto alla partita con la Lazio, l’attaccante ucraino ha mancato in qualcosa o le colpe sono anche della squadra?

Colpe non ci sono. C’è sempre un cinquanta e cinquanta. Lui dovrebbe farsi vedere di più, la squadra servirlo meglio. Gli dico sempre che va bene il gol, ma deve anche dare la prestazione. Ci sta lavorando. Non sono soddisfatto, ma credo non lo sia neanche lui

Dopo 5 mesi in panchina qual è la direzione anche per il futuro? La squadra manca un po’ di gamba, che consiglio dà?

Noi cerchiamo di risolvere le questioni quest’anno. Finora è stato dato il massimo di quello che potevano fare. Abbiamo giocatori giovani che possono crescere e devono crescere. Il gap con le squadre che stanno lassù è notevole e lo vedono tutti…

Contro la Lazio, dopo pochi minuti c’è stato il calcio di punizione, con blocchi dei biancocelesti che hanno consentito a Romagnoli di entrare. Una scena ripetuta in cui i suoi uomini non hanno fatto nulla per evitarlo. Non è rimasto deluso o arrabbiato per questo?

Sì sono molto arrabbiato. Dobbiamo lavorare di più. A volte ci manca la scaltrezza, la furbizia che serve a non far entrare l’avversario nell’aria di rigore. Ci dobbiamo allenare tantissimo…

Pisilli, dal rinnovo ha giocato poco, come mai questa diminuzione di minutaggio?

Lui ha fatto bene da quando sono venuto. Poi era sceso molto di condizione e ora si sta riprendendo. Non è per il contratto, lui dà sempre tutto anche in allenamento, ma non era nella forma migliore. Ormai sta molto meglio…

In virtù di questo rush finale, Hummels ha fatto un podcast, nel quale ha ribadito che ha deciso di smettere che non vuole più fare la stessa vita. Secondo lei che lo ha ritenuto sempre un pilastro, c’è stata una sopravvalutazione o non sono stati tenuti in considerazione alcuni aspetti del carattere del giocatore?

No. Assolutamente. E’ una colonna, un grande giocatore e se e quando lo metterò dentro farà la sua prestazione

Ci ha parlato dello stato mentale della rosa, i giocatori credono ancora di poter raggiungere l’obiettivo Champions? E l’eventuale conseguimento dell’obiettivo porterebbe cambiamenti nella scelta tecnica per la prossima stagione?

Lei scommetterebbe un euro sulla Champions League della Roma? Lo vuole perdere? Siamo onesti. Se raggiungiamo la Champions è perché le altre si ‘sbragano’ e noi facciamo un capolavoro. Non è possibile. Siamo seri con i nostri tifosi. Io ho sempre detto: diamo il massimo e vediamo alla fine che succede… Chiedo ai tifosi in questo rush finale di stare vicino alla squadra. E’ importante che i tifosi capiscano la situazione che stiamo vivendo.

Da dopo il Covid, quasi tutti sold out o quasi, lei parla con la società per dire di dare di più a questi tifosi?

Meritano il massimo. Meritano quello che la società vuole raggiungere: una squadra stabilmente tra le prime quattro o cinque che possa lottare per vincere un campionato o più campionati. Pazienza, grande lavoro e aspettiamo che il mercato per noi possa essere più libero e vediamo…

La crescita di Soulè è sotto gli occhi di tutti. Qual è il calciatore che più ha valorizzato in questi mesi da lasciare nelle mani del nuovo allenatore? E poi una battuta: i calciatori ancora le chiedono di restare o si sono definitivamente arresi?

Hanno capito e rispettano la mia decisione. Soulè sta andando bene. E’ un ragazzo che ha una qualità immensa. E’ un diamante grezzo e dobbiamo sgrezzarlo. Io sto cercando di fare del mio meglio e sicuramente chi arriverà dopo di me farà meglio.

Prima parlava di qualcosa che è mancato anche nel derby, in termini di scaltrezza. E’ una qualità che può essere anche innata, il prossimo mercato verte anche su questa caratteristica: agonisticamente più furbi?

Intanto non mi riferivo solo al derby. Poi sicuramente quando si sceglie un giocatore si vede prima di tutto l’uomo, poi andiamo alla ricerca di determinate caratteristiche. Naturalmente chi è più cattivo, più determinato, più tenace in alcune circostanze, viene scelto.