Dopo Lina Souloukou arriva il nuovo incarico: sarà una figura già presenta nella società

Qualcosa si sta muovendo lontano dal campo, tra porte chiuse e decisioni che potrebbero cambiare molto più di quanto sembri.

Melissa Landolina -
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Lina Souloukou
Lina Souloukou (ansa foto)

A Trigoria, negli ultimi mesi, una figura ha operato lontano dai riflettori, e ora potrebbe essere pronta a uscire dal silenzio, raccogliendo ufficialmente un’eredità tanto pesante quanto strategica.

Il ruolo di amministratore delegato della Roma, vacante da mesi, sembra destinato a non rimanere più tale a lungo. Dopo le dimissioni di Lina Souloukou, figura centrale della precedente gestione, il club ha vissuto una fase di transizione segnata da tensioni, cambi tecnici e momenti di instabilità interna. La manager greca aveva abbandonato il suo incarico all’indomani di una decisione sportiva tanto clamorosa quanto divisiva: l’esonero di Daniele De Rossi e la scelta di Ivan Juric come nuovo tecnico, che avevano generato un clima ostile culminato in minacce ricevute in città.

Da allora, l’assenza di un amministratore delegato ufficiale è stata colmata, almeno temporaneamente, da una figura familiare all’ambiente giallorosso. Lorenzo Vitali, storico collaboratore di Lina Souloukou, ha assunto un ruolo di coordinamento, inizialmente informale, poi formalizzato con l’incarico di responsabile amministrativo nel gennaio scorso. La sua ascesa, costante e silenziosa, ha coinciso con una gestione efficace e apprezzata dei conti del club, in un momento in cui il rigore finanziario rappresentava una priorità imprescindibile per i Friedkin.

Vitali non è un volto nuovo per chi vive la Roma dall’interno. Avvocato, esperto di diritto sportivo, uomo riservato e competente, è stato a lungo l’ombra di Souloukou e ora, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, si troverebbe a un passo dalla definitiva investitura. I rumors che negli scorsi mesi hanno coinvolto anche nomi di alto profilo come Alessandro Antonello, ex CEO dell’Inter, sembrano aver perso forza, lasciando spazio alla soluzione più logica e coerente: dare continuità interna, valorizzando chi ha già dimostrato di poter reggere il peso della gestione.

Mentre il consiglio di amministrazione si prepara a mettere il timbro ufficiale sulla nomina, la figura di Vitali appare come una scelta naturale, seppur frutto di un lungo processo di valutazione. La Roma, oggi più che mai, ha bisogno di stabilità, chiarezza di ruoli e figure dirigenziali che conoscano profondamente la realtà del club. E in questo, Vitali rappresenta molto più di un nome interno: è la sintesi di un percorso, l’espressione di un metodo, la garanzia di continuità nel cambiamento.

In una società dove ogni scelta è ormai strategica anche fuori dal campo, l’arrivo del nuovo amministratore delegato non è un semplice passaggio formale. È un segnale di direzione, una presa di posizione. Un nuovo tassello, silenzioso ma fondamentale, che racconta di una Roma che vuole crescere senza perdere la propria identità.