
Un dipinto diretto, nudo e crudo. Massimiliano Allegri e Giampiero Gasperini “come non li avete mai visti”, verrebbe quasi da dire. Timidamente ci accostiamo alla sua figura: “33 anni in panchina, un’infinità di talenti scovati, le promozioni, le idee rivoluzionarie portate nel calcio“, spiega Ivan Zazzaroni che l’ha intervistato. Un racconto-fiume, dove emerge un ritratto vivido di quello che Giovanni Galeone è stato. Anzi, che continua ad essere dato che le sue dichiarazioni non sono mai banali.
Del resto, giunti all’età di 84 anni, si ha la licenza, guadagnata sul campo attenzione, di andare dritti al punto. Senza fare troppi giri di parole. Con lui il Direttore de Il Corriere dello Sport spazia da un argomento all’altro, toccando però due temi molti caldi in chiave Roma: Max Allegri e soprattutto Gasperini. Il primo sarebbe l’allenatore che i tifosi giallorossi vorrebbero in panchina il secondo è quello che, radio mercato è sicura, potrebbe invece arrivarci a fine stagione. Sentite allora cosa ha da dire Galeone su di loro.
Galeone e i lati nascosti di Allegri e Gas000perini: “Vi dico tutto”

“Max il pigro”, e “Gasp il permaloso” (oddio, su questa seconda affermazione non ci sono troppi problemi a credergli), questa l’istantanea che l’ex allenatore restituisce di quelli che potremmo definire come suoi figliocci. Specie il primo. “Quanto è pigro da 1 a 10 Allegri?”, incalza Zazzaroni. La risposta: “Al Milan gli era stato affiancato un tutor per imparare l’inglese. Non l’ha mai ascoltato, non aveva voglia“.
Galeoni insiste: “Se glielo dici si offende pure“. Poi un retroscena pazzesco sul PSG: “Lo sceicco mi chiamò pregandolo di convincerlo ad andare. Max avrebbe dovuto crescere Motta che allenava le giovanili, fargli da chioccia. E io glielo ho detto: vai a Parigi, vincerai tutto”.
E Allegri? Viene naturale chiedersi. “Lì giocano scapoli e ammogliati“. Incredibile. I no arriveranno, rivela il maestro, anche all’Arsenal, allo United e all’Arsenal. Il giudizio su di lui però è anche molto altro: “E’ un allenatore straordinario, un uomo leale, diretto. Sono stato fortunato”. Si passa a Gasperini. “Ho avuto anche lui” – racconta Galeone – “Gasp è uno selvatico, permaloso ma anche scientifico e solido. In campo era un professore”.
La carriera in pillole
Ex calciatore, giocava centrocampista, Galeone ha allenato in lungo e in largo in Italia passando da, tra le altre, Napoli, Udinese, Como, Pescara, Spal, Pordenone. In panchina ha centrato quattro storiche promozioni in Serie A, due col Pescara, una con l’Udinese e infine una quarta col Perugia.