
Il parere di un ex giallorosso Certe dichiarazioni non passano mai inosservate, soprattutto quando a rilasciarle è qualcuno che il calcio lo conosce bene. Vincent Candela, ex difensore della Roma, ha analizzato due dei temi più dibattuti dell’attualità calcistica italiana, toccando il rendimento di Nicolò Zaniolo e il confronto tra Artem Dovbyk e Romelu Lukaku.
Zaniolo e un talento che fatica a sbocciare Parlare di Nicolò Zaniolo significa affrontare un tema delicato. Le aspettative su di lui erano altissime, ma la sua carriera sembra essersi incagliata tra alti e bassi. Candela non ha usato mezzi termini: “Le qualità le ha, ma il problema non è tecnico, è mentale. A un certo punto escono fuori i suoi limiti. Nel calcio la velocità di pensiero fa la differenza e lui, in alcune situazioni, si blocca”.
Un’osservazione che pone l’accento non sulle doti fisiche o tecniche del centrocampista, ma sulla sua capacità di leggere le situazioni e agire con la giusta rapidità. Il suo passaggio alla Fiorentina non ha dato i frutti sperati, così come l’avventura all’Atalanta. L’idea che Zaniolo possa essere un talento incompiuto non sembra più così lontana dalla realtà.
Candela tra Dovbyk e Lukaku: parole che fanno discutere

Vincent Candela (ROBERTO TEDESCHI/ANSA TED)
Dovbyk e Lukaku, il confronto Dal centrocampo all’attacco, il discorso si sposta su un altro dualismo interessante. Candela non ha dubbi: “Tra Dovbyk e Lukaku scelgo il belga”. Un’affermazione forte, che sottolinea la fiducia nelle capacità di Romelu Lukaku, nonostante il suo rendimento sia spesso altalenante.
“Con Conte fa sempre la differenza, con altri allenatori tende a rilassarsi. Ma i suoi numeri parlano da soli.” Una frase che evidenzia come il rendimento del bomber belga sia strettamente legato al contesto e alla guida tecnica. Dovbyk, attuale riferimento offensivo della Roma, sta mostrando buone cose, ma per Candela la differenza tra i due attaccanti è ancora netta.
Due storie, un solo verdetto Le parole dell’ex difensore aprono una riflessione su due giocatori che, per motivi diversi, fanno discutere. Zaniolo dovrà dimostrare di avere non solo i piedi, ma anche la mentalità giusta per emergere. Lukaku, invece, resta una certezza quando trova un ambiente che gli consente di rendere al massimo. Il tempo darà le risposte definitive, ma il dibattito è più vivo che mai.