
I tifosi giallorossi si sarebbero risparmiati volentieri la passerella di ieri di Dybala all’Olimpico. Pochissimi palloni toccati, di cui l’ultimo che gli è stato “fatale”. Un colpo di tacco che ha bloccato improvvisamente l’azione della Joya che si è subito bloccato portandosi le mani in faccia. Nonostante i tentativi di restare in campo – anche perché erano passati appena 12′ dal suo ingresso sul terreno da gioco nella ripresa – l’attaccante suo malgrado si è visto costretto ad abbandonare la sfida.
Ora la domanda che tutti si fanno è: “Come sta Dybala?“. Ricordiamo che per l’argentino si tratta del secondo infortunio nel giro di poco tempo anche se l’ultima volta per l’argentino, di fatto, si era trattato soltanto di un grosso spavento e poco più. La speranza è allora quella che anche in questo caso le conseguenze per l’attaccante non siano gravi: facciamo quindi il punto sulle sue condizioni.
Ranieri: “Non dovrebbe essere il ginocchio”

Al termine della partita contro il Cagliari Mister Ranieri ha fatto trasparire in conferenza stampa un cauto ottimismo. “Ha sentito tirare dietro, non dovrebbe essere il ginocchio“, ha dichiarato il tecnico romano rimandando il tutto però chiaramente agli esami ai quali adesso l’argentino dovrà essere sottoposto. “Domani faranno tutte le analisi di rito, speriamo non sia successo nulla”.
Secondo quanto raccolto in queste ore l’argentino dovrebbe aver riportato un problema alla parte distale del flessore dietro al ginocchio. Nelle prossime ore l’attaccante dovrebbe essere sottoposto agli accertamenti medici in modo tale da capire l’entità e gli eventuali tempi di recupero dall’infortunio. Da valutare a questo punto, ovviamente, anche la convocazione in Nazionale: non è da escludere infatti che Dybala possa restare a Trigoria anziché rispondere alla chiamata dell’Argentina come il suo compagno/connazionale Paredes.
Infortunio Dybala ultime notizie: tempi di recupero
Nelle prossime ore sono attesi ulteriori accertamenti sulle sue condizioni fisiche. Intanto, con tutta probabilità, saranno gli esami strumentali ai quali verrà sottoposto l’argentino a dirci qualcosa in più. A quel punto si inizierà a parlare di tempi di recupero.