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Tre punti per continuare a sognare l’Europa. Pure attraverso il campionato. Una missione che sembrava impossibile fino a qualche tempo fa ma che ora, grazie alla maestria del Capitano al comando, tale sir Claudio, uomo dei miracoli, sembra essere tornata alla portata dei giallorossi. I numeri sono chiari. La classifica idem. L’ostacolo di oggi tuttavia, il Como di Fabregas, è più ostico delle ultime formazioni incontrate dalla Roma nelle ultime giornate di Serie A. All’andata, ricorderete, Mancini e compagni si scottarono. Eccome. Un passo falso che, addirittura, spinse i Friedkin in qualche modo a richiamare tutti a rapporto.
Paradossalmente quella sconfitta rappresentò però l’inizio della rinascita per i giallorossi. Dal Como al Como dunque: per chiudere definitivamente il cerchio e far capire alle dirette concorrenti in corsa per un piazzamento europeo che la Roma c’è, e ci sarà da qui al termine della stagione. In attesa, ovviamente, di capire dove ci si potrà spingere in campo internazionale. Guardando cioè, intanto, al doppio confronto con l’Athletic Bilbao. Ma per questo ci sarà ancora qualche giorno di tempo.
Probabili formazioni Roma Como: il talismano di Ranieri in campo? Le ultime

Ma a chi si affiderà il tecnico romano per superare anche il Como? Inevitabilmente, ragionando sul doppio impegno coppa-campionato, qualche rotazione Ranieri la farà. Ad esempio in difesa, dove Hummels potrebbe essere risparmiato a beneficio di Celik che ormai sembra aver trovato il suo ruolo definitivo in formazione.
Diverso invece il discorso a centrocampo dove sir Claudio sembra intenzionato a mandare in campo tutti i titolarissimi. In tal senso, allora, è legittimo aspettarsi tuttavia una sorta di staffetta nel secondo tempo per evitare tutti i 90′ ai vari Angelino, Saelemaekers, Paredes e Konè. Infine l’attacco. Sebbene convocato, Dovbyk dovrebbe partire dalla panchina: al suo posto è prontissimo Shomurodov, una sorta di portafortuna per Ranieri, che sta attraversando un buonissimo momento di forma.
Shomurodov, che numeri! Stessa media di Dovbyk
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Su di lui un dato colpisce: l’ex Cagliari ha infatti la stessa media del più blasonato centravanti ucraino in termini di gol/minuti giocati. Shomurodov – rimasto a gennaio un po’ a sorpresa – infatti ha messo a referto 4 reti in 742 minuti, ovvero un gol segnato ogni 185.5 minuti; Dovbyk ovviamente ha segnato molto di più (13 centri) ma giocando anche decisamente di più del collega di reparto (2.415 minuti). In media, quindi, parliamo di un gol ogni 187,77 minuti. Insomma, siamo praticamente lì. E in merito alla definizione di talismano? E’ presto detto: sono state cinque le gare senza che l’ucraino giocasse nemmeno un minuto e la Roma ha sempre vinto. Un motivo in più per puntare ancora su di lui.