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Ormai non fa nemmeno più notizia. Ranieri, ancora una volta, è riuscito a imbrigliare l’avversario e a portarsi a casa i tre punti. Stavolta, c’è da dire, nemmeno poi con così tanta fatica considerando che il Monza è stato poca roba davvero. Ma le partite, tutte, vanno prima vinte: dopodiché – e solo a quel punto – possono definirsi “facili”. Ma la Roma di questi tempi riesce a rendere ancora più semplice ciò che magari già lo era in anticipo; come ieri per l’appunto, nel rifilare quattro gol con disarmante sicurezza ad una squadra che partiva già in difficoltà sulla carta.
La serata dell’Olimpico ha dato all’ambiente tuttavia anche qualche certezza in più dato che a scendere in campo dall’inizio sono state molte delle seconde linee. E questo è un bene considerando i tantissimi impegni ravvicinati della squadra. Dunque ben venga il gol di Shomurodov, che quantomeno in queste sfide può ritenersi più che adatto al ruolo di vice-Dovbyk che interpreta, così come quello di un ritrovato Cristante. Insomma, sir Claudio non poteva sperare di meglio.
Ranieri e l’unità ridata al gruppo: è questa l’arma vincente dell’allenatore
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Sicuramente il lavoro più grande il tecnico romano lo ha fatto sulla testa e sulla mentalità dei giocatori. D’altro canto se in due mesi si passa dal lottare per la salvezza all’Europa è evidente che qualcosa Ranieri l’ha fatta scattare nei suoi ragazzi. “Ho uno spogliatoio sano, mi piace l’aiuto reciproco che si offrono i ragazzi”, ha dichiarato ieri sera l’allenatore nel post gara.
“Il gruppo si allena nel modo giusto, abbiamo ripreso il campionato ma ora dobbiamo continuare così”, ha proseguito l’allenatore. A chi gli fa notare l’enorme cambiamento rispetto a quando c’era Juric Ranieri spiega: “I giocatori hanno capito che quello che gli chiedo è solo e soltanto per il loro bene. Sappiamo di essere forti già dall’inizio dell’anno ma non riuscivamo a dimostrarlo”.
Il retroscena su Dybala e Paredes
Che il gruppo abbia ritrovato una sua compattezza lo si evince da tanti, piccoli segnali. In primis alcuni singoli, che erano arrivati ad essere l’ombra di loro stessi e che invece oggi sembrano essere tornati ai loro livelli. Due nomi su tutti: Cristante, ieri in gol, e soprattutto Matias Soulé che pian piano si sta ritagliando il suo spazio.
Tornando sul rapporto che si è instaurato tra la squadra Ranieri cita anche un episodio emblematico accaduto in settimana: “Per dire, in settimana Paredes e Dybala sono venuti a chiedermi il favore di concedere un permesso ad un loro compagno: quando il gruppo decide, io sono contento”.