De Rossi, Ranieri e Burdisso: l’annuncio UFFICIALE riempie di gioia i tifosi

La lunga intervista all’ex Roma che rilascia dichiarazioni su Ranieri, sul suo legame con De Rossi e suoi progetti futuri

Francesca Di Nora -
Tempo di lettura: 3 minuti
Nicolas Burdisso
Nicolas Burdisso – RomaForever.it

I meriti di sir Claudio sono sotto gli occhi di tutti. Per gli addetti ai lavori l’impresa che il mister testaccino sta compiendo è ancora più evidente. Anche l’ex difensore argentino che ha vestito la maglia della Roma dal 2009 al 2014, Nicolas Burdisso, ha voluto rilasciare un’intervista a Il Messaggero, nella quale evidenzia il forte legame esistente tra Ranieri e la Roma e gli eccezionali risultati ottenuti finora.

Burdisso non ha dubbi sulle qualità di Ranieri

Sapevo che con Ranieri la Roma sarebbe rinata, perché conosco bene i suoi punti di forza. Sa amalgamare un gruppo e trascinarlo avanti. Lo ha saputo sempre fare”. Qualità che tutti conoscono quelli del tecnico giallorosso che ha riportato alla Roma “fiducia e risultati. Ma la cosa più bella è che la gente sia tornata ad affezionarsi”.

Ranieri
Ranieri – foto Ansa

Il ricordo dell’esonero del mister testaccino dalla panchina giallorossa

Burdisso è tornato a parlare anche dell’esonero di Ranieri nel 2011, una circostanza nella quale l’allenatore sarebbe andato via sottolineando che il difensore spagnolo era l’unico che avrebbe potuto guardarlo negli occhi. Dichiarazione che solo oggi l’ex calciatore argentino chiarisce. “Lui ha apprezzato che – ha spiegato –  gli avevo detto in faccia quello che pensavano tanti. E lui lo ha apprezzato perché era per il bene di tutti. Non erano cose sul piano tecnico, ma aspetti legati alla gestione di un gruppo che pochi mesi prima aveva sfiorato lo scudetto. Se si è in costante frizione, è impossibile migliorare.

In merito all’avvicendamento di quattro allenatori sulla panchina giallorossa in un lasso temporale tanto breve, Burdisso chiarisce che è improbabile che “i calciatori possano scaricare un tecnico sgradito. I calciatori d’oggi – ha specificato – sono diversi. Faccio fatica a pensare che possano rivoltarsi contro un allenatore. Ma chi è in panchina è un uomo più solo rispetto al passato e deve essere più preparato. Non può pensare a tutto. Vedi, spesso i direttori sportivi sono giudicati solo dal mercato, invece ha molti altri compiti fra cui anche quello di migliorare l’allenatore, non escluso dal punto di vista tecnico. Ciò che conta è risolvere i suoi problemi esterni per farlo concentrare solo sul campo. Qualche volta lui e il club sembra parlino due lingue diverse. L’allenatore ha bisogno immediato di vincere, il club invece ha una missione: portare avanti il progetto, migliorare il brand e tanto altro. E la persona che fa da collegamento fra di loro è il ds, che ha la capacità di interpretare i bisogni di entrambi. Serve leadership, perché occorre confrontarsi sia coi proprietari che coi calciatori. Capire i momenti in cui si può parlare, quelli in cui valorizzare i calciatori oppure la società. E tutto questo te lo dà l’esperienza. Ecco, nel mio modo di lavorare provo ad attuare tutto questo”.

L’ex Roma sull’esonero di Mourinho e De Rossi

Rispetto all’esonero di Murinho l’ex difensore ha sottolineato: “Non me lo sarei mai aspettato. Aveva compiuto un lavoro pazzesco”. Mentre su quello di De Rossi resta ancora l’amarezza: “perché era l’uomo giusto per questa piazza” In realtà secondo l’ex calciatore argentino: “Daniele è pronto a fare l’allenatore in qualsiasi squadra del mondo”.

L’amicizia tra Nicolas e Daniele

Burdisso e De Rossi hanno un legame profondo, un rapporto d’amicizia grazie al quale ci sono anche il progetto di lavorare insieme e “prima o poi succederà perché ci fidiamo l’uno dell’altro. E poi la nostra amicizia aiuta”.

Su Dybala non ha dubbi…

Sull’eventualità che Paulo Dybala possa essere più un peso economico che un vantaggio l’ex difensore giallorosso non ha alcun dubbio: “Lo avete visto col Porto? Paulo è sempre e solo una soluzione”.