“Nessuno mi ha mai veramente conosciuto”. A parlare così è una vecchia conoscenza della squadra giallorossa. Uno che in effetti non ha di certo lasciato il segno a Trigoria ma che comunque tutti ricordano. Il motivo? Beh, come scordarsi quelle sue acconciature così, diciamo, particolari? Ma la carriera – e la vita privata – di Abel Xavier, terzino portoghese transitato da alcuni dei club più importanti al mondo vale la pena di essere raccontata. Anche per capire che fine ha fatto dopo la brevissima quanto fugace esperienza in giallorosso.
Una squalifica per doping, un’altra per le proteste durante una partita con la sua Nazionale, e poi la conversione all’Islam, le iniziative umanitarie e perfino una carriera intrapresa nel mondo del cinema. Senza contare il percorso da allenatore che lo ha portato sulla panchina del Mozambico, non prima di essere passato in patria nelle squadre dell’Olhanense, Farense e Desportivo das Aves. “Sono stato giudicato sempre per la mia immagine in campo o dal mio atteggiamento“, ha raccontato l’ex giocatore che oggi ha 52 anni. “Soltanto l’Islam mi ha dato la forza di combattere a tutto quello che mi è successo”.
La carriera e l’arrivo a Roma: “Ma come hanno fatto a comprarlo?”
Alla Roma Xavier arriva nella stagione 2004-2005. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo del calcio in Portogallo, il terzino ha avuto la possibilità di giocare in Premier con l’Everton e con il Liverpool, prima di passare al Galatasaray e infine all’Hannover 96. In mezzo anche un’esperienza in Olanda, al PSV. Già l’esperienza in Germania aveva però fatto capire come il giocatore ormai non fosse più adatto a grandi palcoscenici. Eppure proprio la Roma decide di dargli una possibilità, ingaggiandolo dopo un periodo di prova con un accordo a gettone.
Capelli elettrici e per di più ossigenati, questo il look col quale si presenta in conferenza stampa. “Ho fame di tornare ad alti livelli, non mi sento affatto in prova“, furono le sue prime parole in giallorosso. Sulla panchina c’era Delneri che in effetti credeva molto in lui. L’esperienza romanista si rivelerà però un completo disastro a partire dall’esordio, una desolante prestazione a Cagliari che gli valse l’appellativo di bidone. Doumbia, dopo quella partita, rivedrà il campo soltanto altre tre volte, salutando tutti senza alcun rimpianto.
Cosa fa oggi Abel Xavier: l’ex Roma ha cambiato perfino nome
Non tutti ricordano che quella alla Roma non è stata l’unica esperienza italiana. Sì perché il giocatore “vanta” un’esperienza anche nel Bari agli esordi della carriera che più o meno andò però come quella in giallorosso. Ma cosa fa oggi l’ex calciatore? Intanto possiamo dirvi che Abel Xavier non si chiama nemmeno più così avendo cambiato il suo nome in Faisal dopo la conversione all’Islam.
Ad ogni modo dopo aver lasciato Trigoria, il giocatore, che conta diverse apparizioni in Nazionale (alcune disastrose come quando a Euro 2000 si rese tra gli artefici dell’eliminazione del Portogallo dal torneo) ha continuato per un periodo a giocare passando prima al Middlesbrough – anche se Xavier sperava in una riconferma alla Roma che però non arrivò – e infine ai Los Angeles Galaxy. L’epilogo della sua carriera da professionista non è dai migliori, considerando che il calciatore venne squalificato per doping. Dopo il ritiro, come accennato in apertura, si è dedicato anche ad altro oltre al pallone che ha continuato comunque a seguire tentando il percorso da allenatore.