La domanda è semplice, ma la risposta di Claudio Ranieri racchiude tutta la sua essenza umana e professionale. “Mi sento solo una persona, un allenatore”, ha esordito il tecnico durante la conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Roma. Un’affermazione che cela una riflessione più profonda sul ruolo che ricopre e sull’impatto che ha nel mondo giallorosso. “Non un padre, né un nonno, solo qualcuno che spera di ricevere rispetto, come io lo do”, ha proseguito, aprendo uno spiraglio sul legame speciale che sente con l’ambiente romano.
Ranieri non cerca titoli altisonanti né si dipinge come una figura paterna per la squadra o i tifosi. “Tutto quello che faccio, lo faccio con il cuore in mano”, ha spiegato con sincerità. E proprio in questo risiede la forza del suo approccio: ogni decisione, ogni scelta di formazione nasce da un profondo desiderio di migliorare la Roma. Ha ammesso, senza timori, la possibilità di commettere errori, ma ha sottolineato che questi sono sempre mossi da una visione. “Se sbaglio, lo faccio pensando che quel giocatore possa far comodo alla Roma”, ha precisato, evidenziando l’integrità delle sue intenzioni.
Roma è casa sua
Per Ranieri, il rispetto reciproco è il pilastro su cui costruire ogni relazione, sia con la società, sia con i giocatori e i tifosi. Il tecnico si è definito una persona “aperta e leale”, consapevole che la trasparenza sia un valore imprescindibile. “Io sono un libro aperto”, ha dichiarato, lasciando intendere che la sua onestà è percepibile in ogni gesto e parola.
La sua dedizione non passa inosservata, e Ranieri lo sa. “Credo che questo si percepisca”, ha affermato, riferendosi alla fiducia che sente nei suoi confronti. Un legame che va oltre i risultati sul campo, intrecciandosi con la sua umanità e con il profondo amore per i colori giallorossi. Il rispetto che avverte da parte di società, tifosi e persino dai media rappresenta per lui una conferma di quel rapporto speciale che lo lega alla città e alla squadra.
Ranieri non cerca di essere qualcosa che non è. La sua forza risiede nella semplicità di essere se stesso, un allenatore che lavora per il bene della Roma con passione e onestà, consapevole che ogni scelta porta con sé una responsabilità. E questo è ciò che rende il suo legame con la squadra e l’ambiente così autentico.