Il calendario lascia poco spazio alla Roma per concedersi del tempo da dedicare ai festeggiamenti dopo il derby di domenica scorsa. Due giorni di pausa e i giallorossi sono tornati a Trigoria per lavorare in vista della trasferta di Bologna.
La Roma vuole interrompere la sequenza negativa in trasferta
I risultati ottenuti nelle ultime partite fanno ben sperare, ma ora l’obiettivo resta quello di interrompere la sequenza negativa in trasferta. La Roma non vince fuori casa ormai dall’aprile dello scorso anno e sir Claudio vuole mettere fine anche a questo limite.
L’appuntamento per i giocatori giallorossi è fissato per domenica 12 gennaio alle 18 allo stadio Renato Dall’Ara a Bologna e il mister Claudio Ranieri, come di consueto, alle 13.30 di oggi presenterà la partita in conferenza stampa a Trigoria.
Il tecnico risponderà alle domande dei giornalisti, nella speranza che emerga qualche indiscrezione sulla formazione che schiererà in campo e anche sul modulo di gioco che intende adottare. Sicuramente fornirà dettagli sulle condizioni dei giocatori. L’attesa più grande resta per i tifosi resta per Paulo Dybala, mentre, dopo la decisione nel derby, sale anche la curiosità sull’eventuale decisione di mandare in campo dal 1’ anche il capitano Lorenzo Pellegrini.
Inizio conferenza stampa alle 13.30
Anno nuovo mercato aperto. In merito al futuro, la Roma ha la pressione del Fair Play finanziario, giocatori che guadagnano molto, probabilmente non avrà introiti della coppa di Champions. Come immagina la sua costruzione del club? È più preoccupato o incuriosito?
Non sono preoccupato, i problemi si affrontano uno alla volta. Se ora fossi concentrato su giugno non starei pensando al Bologna. Sappiamo che c’è un grande lavoro da fare, che ci sono difficoltà. Non è detto che si trovino giocatori da Roma, per avere una rosa che ci dia qualcosa in più. Ma prendere per prendere non faccio acquistare giocatori. Poi si può sempre sbagliare. Ora, però siamo concentrati sulla partita di domenica contro il Bologna.
Anno nuovo mercato aperto. In merito al futuro, la Roma ha la pressione del Fair Play finanziario, giocatori che guadagnano molto, probabilmente non avrà introiti della coppa di Champions. Come immagina la sua costruzione del club? È più preoccupato o incuriosito?
Non sono preoccupato, i problemi si affrontano uno alla volta. Se ora fossi concentrato su giugno non starei pensando al Bologna. Sappiamo che c’è un grande lavoro da fare, che ci sono difficoltà. Non è detto che si trovino giocatori da Roma, per avere una rosa che ci dia qualcosa in più. Ma prendere per prendere non faccio acquistare giocatori. Poi si può sempre sbagliare.
Tornando al mercato, è uscito Le Fèe, quindi un’uscita un’entrata, qual è il reparto che ha maggior bisogno? Dove c’è bisogno di un rinforzo? Frattesi corrisponde all’obiettivo della Roma? Ne ha parlato con Ghisolfi che ora è a Milano?
Se ne ho parlato non lo dico a lei. Ora è inutile buttare polvere negli occhi dei nostri tifosi. Vedremo. Sbaglio io e Ghisolfi. Le Fèe mi è dispiaciuto lasciarlo andare, sono sincero. Gli ho detto hai avuto la disavventura del cambio allenatori, io non l’ho mai potuto provare, ho dovuto dare delle priorità, ma il ragazzo mi piaceva e molto. Ma come già detto chi soffre troppo a stare qua, può andare via. E lui vuole giocare per questo è andato via. È sceso di categoria, ma c’è il suo allenatore che lo fa giocare. Abbiamo le due opzioni, se non lo acquistano abbiamo un giocatore che avrà fatto sei mesi di Championship, veloce, importante, per cui ci tornerà un giocatore più maturo, altrimenti se il Sunderland allora avremo fatto una plus valenza per il club.
Pellegrini, la scelta del derby è stata dettata da quella scintilla prima della partita. Anche questa settimana ha visto la stessa scintilla? Sta cambiando qualcosa, visto anche il contratto in scadenza il prossimo anno?
Intanto adesso godiamoci questo Lorenzo. Lui si allena sempre da primo della classe. Sabato sera farò le mie valutazioni e prenderò le mie decisioni per il Bologna
Parlava di giocatori che possono essere scontenti. Soulè ha giocato molto poco, ha mai manifestato la volontà di giocare di più? Sta pensando a ruoli alternativi per inserirlo?
Il ragazzo si applica molto a me piace, non ha fatto richieste. Sa benissimo che ha un futuro, e so che sarà roseo qui da noi. Lui è un giocatore pratico. Voglio che tocchi poco il pallone ma che aiuti la squadra. Quando un giocatore prende la palla devo pensare ‘ecco sta per succedere qualcosa di importante’ soprattutto con alcuni giocatori. Lui è uno di quelli, ha tutti i mezzi per riuscire
Il derby è stato un toccasana. Si aspettava di vincerlo? Teme un calo di tensione da parte dei suoi giocatori?
Saremmo degli sciocchi se ci fosse un calo. Il derby è stato importante perché abbiamo vinto contro una grande squadra. Sono stato molto contento di aver vinto
Cristante è fuori dalla partita con l’Atalanta. Avete qualche indicazione meno approssimativa sul suo rientro? Con l’uscita di Le Fèe avete soluzioni in vista del mercato o dalla primavera?
Intanto Bryan dovrebbe riprendere a correre perché sta bene. Non ha più dolore e non gli si gonfia più la caviglia. Da domani dovrebbe ricominciare a correre a giocare. Quando abbiamo bisogno di qualche ragazzo dalla Primavera lo chiediamo, oggi ne sono venuti due. A rotazione chiediamo e vengono subito…
Ha detto che parla con Ghisolfi degli obiettivi, esterno destro, difensore centrale e un cambio in attacco se Shomurodov dovesse partire e un centrocampista. Le chiedo se con 20 giorni a disposizione nel mercato di gennaio, fare tre o quattro operazioni in entrata?
Tutto può essere. Nel calcio può succedere anche con ‘otto mesi’ di mercato si chiude tutto negli ultimi due giorni. Purtroppo questo è il bello del calcio
Volevo chiedere la situazione di due giocatori che sono in scadenza, ma che vivono due momenti diversi: Hummels e Zalewski. E si aspettava quella reazione da Mats al derby?
Di Hummels lo sappiamo, dipende da lui, se vuole restare, se si sente ancora di giocare. Ci sono tanti fattori da valutare, che lui dovrà valutare. Zalewski mi auguro che resti è un ragazzo sul quale faccio affidamento. Aspettiamo e vediamo…
Il divieto di trasferta ai tifosi del Lazio, cosa ne pensa e quanto può influire su una squadra che in trasferta non vince da aprile?
Mi spiace tantissimo che i nostri tifosi non possono venire. Ma se c’è questo in corso, aspettiamo e vediamo quello che possiamo fare per aiutare e aiutarci, perché i tifosi per noi sono troppo importanti. Senza promesse, mi auguro che si possa fare qualcosa.
Sono passati 15 o 16 anni da quando si è seduto per la prima volta sulla panchina della Roma. Ci sono giocatori che sono nati e cresciuti con lei. Sente questa responsabilità di essere quasi una figura paterna per l’ambiente? In particolare per Pellegrini che ha detto ‘ho accettato le panchine perché mi fidavo del mister’
Mi sento solo una persona, un allenatore che non vuole sentirsi nè un nonno, nè un papà, mi aspetto solo rispetto, quello che io do. Quello che faccio lo faccio con il cuore in mano. Posso sbagliare, ma i nostri tifosi possono essere super convinti che se sbaglio lo faccio per migliorare la Roma. E credo si percepisca sia tra i tifosi, sia nella società sia tra i giocatori
Ha risolto il problema della trasferta? Ha capito come mai questa squadra ha difficoltà a vincere in trasferta? Juric ha parlato di mancanza di mentalità. Lei che idea s’è fatta sulla mentalità di questi giocatori?
Non credo che manchi. Può mai esserci una mentalità da trasferta e una da casa. Manca un aspetto motivazionale, mentale che ti fa dare qualcosa di più. Noi ci siamo stati molto vicini, come con il Tottenam, col Milan. Credo che manchi poco alla vittoria fuori casa. Prima o poi deve arrivare questa vittoria… Sarà una bella partita con una squadra superorganizzata, noi dovremo avere la mentalità giusta per riuscire a batterla