Pisilli, la rivelazione sul futuro è sconcertante: “Mi piacerebbe…”

Niccolò Pisilli confessa quali sono i suoi progetti futuri e anche qual è stato il rapporto con De Rossi e cosa pensa di Ranieri

Francesca Di Nora -
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Niccolo Pisilli
Niccolò Pisilli – RomaForever.it

Niccolò Pisilli, a soli 20 anni, è già diventato una certezza per la Roma. Nella prima squadra è chiaro che ha conquistato un peso specifico di rilievo e anche mister Ranieri è pronto ad investire su di lui.

Niccolò Pisilli si racconta in un’intervista

È un giocatore entusiasta, molto determinato nonostante la  giovane età e soprattutto desideroso di fare bene per la sua Roma. Niccolò ha lasciato un’intervista a ‘Cronache di Spogliatoio’ per parlare dei suoi progetti, ma soprattutto del suo impegno nel calcio, in particolare sotto la guida tecnica di De Rossi e Ranieri.

Pisilli
Pisilli – romaforever.it

Il calcio è al centro dei suoi progetti

Pisilli ha raccontato di essere iscritto al secondo anno di Scienze della comunicazione e di avere in progetto di “fare video che raccontano di calcio, o magari l’inviato”. Il calcio, quindi, è il focus dal quale partire per progettare il suo futuro.

Niccolò confessa: “Mi faccio prendere dalle emozioni”

È entrato nella Roma quando aveva solo 8 anni e con i colori giallorossi è cresciuto. È un ragazzo appassionato e passionale che si fa prendere dalle emozioni: “Quando esulto vado d’istinto. Mi viene naturale”. Anche di fronte alle delusioni non trattiene lo sconforto. “Come quando – racconta – abbiamo perso la finale scudetto in Primavera. È una ferita ancora aperta. Era la fine del percorso giovanile: quando entri a 8 anni, vedi la Primavera come l’apice del percorso. Giocare la finale per uno entrato 10 anni prima era un sogno. Vincerla sarebbe stato come scrivere un pezzettino di storia”.

Cosa è stato De Rossi per il centrocampista e cosa pensa di Ranieri

Tra i vari allenatori che ha avuto la possibilità di conoscere per Niccolò un posto speciale viene ricoperto da Daniele De Rossi: “Per me era speciale. Mi ha dato la possibilità di giocare la prima partita da titolare in Serie A e di dimostrare quello che potrebbe essere il mio valore. Nonostante giocassi poco, ad ogni allenamento mi faceva tantissimi discorsi: lì mi arrivava la sua stima nei miei confronti e quello vale più di 1000 altre cose”.

Anche sull’attuale mister ha qualcosa da dire: “Ranieri ha riportato entusiasmo e molta serenità. Ha una carriera alle spalle che parla per lui, eppure si spende come fosse il suo primo progetto”.