Il ciclo della Roma Primavera sta volgendo al termine nel modo peggiore, a un passo dalla gloria del Viola Park, dove il Sassuolo ha avuto la meglio senza rubare nulla. Punto e a capo. Finisce un ciclo, tanti suoi protagonisti si stanno già congedando sui vari social con messaggi toccanti, pieni d’orgoglio e rimpianti. Non si conosce nemmeno il futuro di Federico Guidi, il trainer, in scadenza di contratto a giugno e – al momento – senza certezze sul rinnovo. Si vedrà. Era arrivato sulla panchina come uomo di fiducia di Vincenzo Vergine, l’ex responsabile del settore giovanile giallorosso che è passato al Milan in corsa.
“Il futuro? Domanda da un milione di dollari” aveva detto Guidi ai microfoni di Sportitalia subito dopo la cocente sconfitta di Bagno a Ripoli. Certo è che in Serie C non sono pochi quelli che lo verrebbero in panchina. E probabilmente lo seguiranno nella stessa categoria molti suoi giocatori visto che non giocheranno più in Primavera i fuori quota classe 2004. Nel campionato Primavera alcuni ci hanno addirittura militato per un centinaio di presenze, fermo restando che il campionato è poco allenante. Tra questi Pisilli e Pagano, il cui accordo scade nel 2026. Loro due probabilmente inizieranno con Daniele De Rossi il ritiro, dopodiché sarà deciso il loro futuro.
Circa gli altri, per Oliveras – esterno basso sinistro – sembra esserci l’interesse della Dinamo Zagabria. Vetkal, centrocampista e già nel giro della nazionale maggiore estone, proverà ad accasarsi all’estero. Keramitsis e Cherubini sono anche loro in scadenza: l’impressione è che se ne andranno da svincolati. Grecia, Germania, non si sa. Dipenderà dagli agenti. Mentre Cherubini sta già assaporando la Juventus Next Gen, che lo aveva cercato già a gennaio, prima dell’operazione di routine al ginocchio. Infine Alessio, in prestito a Trigoria: dipenderà dalla Roma. Il clima però è da fine liceo, c’è nostalgia, è un atmosfera straniante, si sa che bisogna cambiare istituto e anche città.
Il prossimo ciclo Primavera della Roma ripartirà dai classe 2006 e 2007, con l’aggiunta di alcuni 2005 come potrebbero essere Misitano e Mlakar. Sono leve calcistiche che promettono bene. Alcuni hanno già maturato esperienza come il portiere Bellucci Marin, o l’esterno basso Mannini, per non parlare del difensore Golic e del regista Romano. Saranno loro i “senatori” del gruppo, l’architrave dalla Roma che verrà, incaricati della mission nono scudetto. Poi bisognerà vedere il da farsi anche per Joao Costa (2005), l’unico convocato da Daniele De Rossi finora. Rimane o se ne va? Lo dirà il ritiro.