Mourinho e il ricordo alla Roma: “Ho provato vergogna a essere lì”

Roma-Parma, riporta alla mente vecchi ricordi: il rapporto complicato con i giallorossi tra polemiche e statistiche sfavorevoli. Riuscirà la Roma a rompere il tabù?

Melissa Landolina -
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Roma Parma arbitro
Josè Mourinho (ansa foto)

La designazione di Marco Di Bello come arbitro di Roma-Parma, in programma domenica alle 12.30 allo Stadio Olimpico, non passa inosservata. Il fischietto della sezione di Brindisi sarà affiancato dagli assistenti Lo Cicero e Fontemurato, con Galipò nelle vesti di IV uomo. La cabina del VAR sarà occupata da Di Paolo, assistito da Camplone. Una scelta che riaccende vecchi ricordi e polemiche, soprattutto considerando il rapporto altalenante tra Di Bello e la Roma negli ultimi anni.

Un passato che pesa: le partite che hanno segnato il rapporto tra Di Bello e i giallorossi

L’ultimo precedente tra Di Bello e la Roma risale alla scorsa stagione, durante la vittoria giallorossa per 2-1 contro la Salernitana. Tuttavia, il match più controverso rimane quello del 18 aprile 2022, un infuocato Napoli-Roma terminato 1-1, che fece esplodere l’ira di José Mourinho.

In quella partita, il tecnico portoghese non risparmiò critiche all’arbitro e al VAR, affidato proprio a Di Paolo, accusandoli di aver negato alla Roma una gestione equa degli episodi. Le parole dello Special One furono inequivocabili: “In alcuni momenti ho provato vergogna ad essere lì. Il rosso a Zanoli? In tutti i campi del mondo sarebbe stato giallo, ma qui niente. Il rigore su Zaniolo? C’è contatto, è rigore. Voglio il diritto di giocare e lottare, e quel diritto ci è stato tolto”. Una dichiarazione che sintetizzò un malcontento condiviso anche da molti tifosi.

Mourinho e la tensione mai sopita con Di Bello

Le polemiche legate a Di Bello non si fermarono lì. A dicembre dello stesso anno, prima di Sassuolo-Roma, Mourinho espresse perplessità sull’arbitro designato, Marcenaro, e non mancò di nominare Di Bello, allora al VAR, come motivo di ulteriore preoccupazione. “Non mi lascia tranquillo”, dichiarò il tecnico, una frase che gli costò una multa di 20.000 euro dopo il patteggiamento con la Procura FIGC. Parole che riflettono un rapporto mai davvero sereno tra il tecnico portoghese e il direttore di gara pugliese.

Dieci partite senza vittorie: un dato che preoccupa i tifosi

Tra il 2018 e il 2022, la Roma non è riuscita a vincere per 10 gare consecutive arbitrate da Di Bello, raccogliendo 5 pareggi e altrettante sconfitte. Un trend che ha alimentato le discussioni sulla compatibilità del direttore di gara con la squadra giallorossa. Anche se negli ultimi anni i risultati sono migliorati, il ricordo di quel lungo periodo di digiuno resta vivo nella mente dei tifosi.

Questi dati statistici, uniti alle polemiche del passato, fanno sì che ogni partita diretta da Di Bello sia osservata con attenzione. L’arbitro, da parte sua, ha sempre respinto ogni accusa di parzialità, sottolineando il suo impegno nel garantire imparzialità e professionalità.

Cosa aspettarsi da Roma-Parma

Il match contro il Parma rappresenta un’occasione per la Roma di chiudere il 2024 con una vittoria davanti al proprio pubblico. La designazione di Di Bello potrebbe aggiungere ulteriore pressione, ma anche stimolare la squadra a mettere in campo una prestazione convincente, lasciando poco spazio a episodi controversi. La presenza di Ranieri sulla panchina giallorossa potrebbe essere un fattore chiave per mantenere la calma e gestire eventuali momenti di tensione.

I tifosi, già al centro di un rapporto complicato con alcune decisioni arbitrali di questa stagione, sperano che il match contro il Parma possa scorrere senza intoppi. Allo stesso tempo, però, molti non dimenticano le polemiche del passato e rimangono attenti a ogni singola decisione del direttore di gara.

Un’occasione per mettere fine alle polemiche

Roma-Parma rappresenta non solo una sfida importante sul campo, ma anche l’opportunità di voltare pagina e mettere da parte le tensioni accumulate negli anni. Per Di Bello, sarà l’occasione di dimostrare di essere un arbitro capace di gestire partite complesse senza lasciare spazio a dubbi o polemiche. Per la Roma, invece, sarà l’opportunità di rompere definitivamente il tabù che sembra legare la squadra alle difficoltà arbitrali quando lui è al comando.

Con una stagione ancora lunga davanti, una vittoria convincente contro il Parma potrebbe rappresentare un punto di svolta, non solo per la classifica, ma anche per ritrovare quella serenità necessaria per affrontare le sfide future. In palio non c’è solo la vittoria, ma anche la possibilità di dimostrare che il passato non deve necessariamente influenzare il presente.