Continua la crisi giallorossa. La Roma esce sconfitta anche dall’incontro con l’Atalanta e perde la sua quarta partita di fila in campionato (la sesta nelle ultime sette), sprofondando pericolosamente nella zona bassa della classifica. Il quindicesimo posto a soli due punti dal Como terzultimo – che i giallorossi affronteranno a breve – spalanca le porte a scenari assolutamente impensabili ad inizio stagione. Specie dopo quella campagna acquisti così importante.
E invece da allora sono passati già tre allenatori e soprattutto sono arrivate le sconfitte, una dopo l’altra, che hanno portato alla situazione attuale. Vero, Claudio Ranieri non ha la bacchetta magica e il calendario, pronti-via, non lo ha aiutato ponendolo dinanzi a tre sfide ai limiti del proibitivo. Che in effetti si sono rivelate tali. Ora però che il peggio è alle spalle la Roma non può più sbagliare.
Roma: piove sul bagnato, che errore ieri sera all’Olimpico!
Che un’annata si preannunci “storta” se non del tutto “maledetta” lo si vede anche dalle piccole cose. I pali colpiti, gli errori arbitrali mai a favore, le deviazioni sfortunate (ben due soltanto ieri in occasione di entrambi i gol dell’Atalanta), conclusioni che escono fuori di centimetri. Oppure il tuo migliore attaccante che, dopo aver segnato una valanga di gol lo scorso anno, non sa più nemmeno come si calcia un pallone. Nel frattempo all’avversario di turno va tutto esattamente all’opposto.
Quando si dice: piovere sul bagnato. Nel corso del match di ieri sera all’Olimpico è emerso anche un altro dettaglio che, seppur irrilevante ai fini del risultato finale, un po’ rappresenta l’emblema di questa stagione così complicata per i giallorossi. Perché se non si riescono a fare neppure le cose più semplici vuol dire che non è proprio “aria di andare in paradiso“.
Il nome stampato sulla maglia di Dovbyk è sbagliato: che figura in diretta tv!
Senza scomodare altri proverbi, vi raccontiamo un particolare emerso ieri sera durante la partita tra Roma e Atalanta che riguarda Artem Dovbyk. Con i calciatori stranieri, si sa, è facile incappare in errori di trascrizione o di pronuncia. Di certo però se a sbagliare è chi fa questo di mestiere allora la cosa non può che fare rumore.
Ai tifosi infatti non è sfuggito come il nome sulla maglia di Dovbyk sia stato scritto in modo sbagliato: il centravanti infatti ieri ha indossato la consueta divisa numero 11 con su scritto tuttavia “DOBVIK”, anziché Dovbyk, come sarebbe dovuto essere. Forse questo allora spiegherebbe l’errore commesso sotto porta ad inizio ripresa: semplicemente non era lui l’attaccante della Roma, ma un suo – quasi – omonimo…