Valutare, programmare, agire. Imperativo categorico per i Friedkin. Se i tifosi hanno finito la pazienza dopo le ultime annate altalenanti, sicuramente i presidenti della Roma hanno voglia di dare una sferzata alle ambizioni giallorosse. Il 2022 era cominciato con un trofeo, gli anni successivi sono stati caratterizzati da sogni sfumati: notti importanti, ma non abbastanza.
L’obiettivo primario è tornare a vincere, per farlo bisogna costruire. In tal senso l’ingaggio di De Rossi spiega la nuova direzione dei texani: valori, radici, grinta. Meno nomi blasonati, più concretezza in termini di ideali di gioco e approccio. Dentro e fuori dal campo. Questo non significa fare un mercato a ribasso: vuol dire ragionare a lungo termine.
Chiesa regalo ai tifosi
Friedkin vuol dire anche affidabilità: la campagna acquisti dal prossimo luglio entrerà nel vivo. I presidenti, però, hanno già le idee chiare. Anche grazie all’aiuto di Ghisolfi. Otto cessioni (come minimo) potranno animare le casse giallorosse, ma serve anche qualche acquisto. Non solo in termini di rimpiazzo, ma anche in termini di marketing.
Giocatori alla Dybala: in grado di fare bene in campo, ma anche di accarezzare l’umore dei tifosi. La piazza è stata il valore aggiunto romanista, particolarmente dopo l’esonero di Mourinho. Il cambio di allenatore poteva prevedere uno svuotamento degli spalti. Così non è stato. Una stagione intera con 70.000 persone a partita: campionato e coppa non avevano differenze. Lo stadio pieno in ogni ordine di posto.
I Friedkin studiano il colpo dell’estate
I fedelissimi in costante aumento, gli abbonamenti che potrebbero fioccare. Una fedeltà che va premiata. In che modo? Con un nome appetibile sul mercato: l’idea c’è e si chiama Federico Chiesa. Arrivare all’ex viola vorrebbe dire prendere un giocatore importante che potrebbe aiutare De Rossi nella sua “rifondazione”, ma anche galvanizzare il pubblico.
I Friedkin hanno agito in maniera simile in passato: prima con Mourinho, poi con Dybala e Lukaku. L’aereo dei texani non si muoverà tanto spesso, ma quando prende il volo è per un valido motivo. Quest’anno potrebbe volare in direzione Torino, per prendere quell’esterno d’attacco in grado di fare la fortuna di Allegri. Arrivarci è difficile, ma non impossibile.
Rebus Zalewski
L’addio di Spinazzola, con Zalewski sul mercato, apre i casting e le opportunità per quella casella di campo. Dalla difesa all’attacco. El Shaarawy è confermato, ma sul piano offensivo DDR aspetta un titolare. Proprio per questo Chiesa potrebbe essere la pedina in grado di rompere gli indugi e animare un mercato già in fermento.