La Roma si prepara a vivere un’altra settimana di passione. Dopo la sconfitta – la quinta in sei gare in campionato – i giallorossi sono attesi da altre due sfide complicate: la trasferta di Europa League contro il Tottenham e poi lunedì prossimo la partita contro l’Atalanta. Ranieri si è subito reso conto che risollevare questo gruppo non sarà facile. Dunque servirà veramente estrarre il classico “coniglio dal cilindro” se si vorrà svoltare la stagione.
Ecco perché molto ci si attende ora dal mercato di riparazione. La società e Ghisolfi dovranno essere bravi a consegnare nelle mani del tecnico romano i rinforzi necessari per sistemare una rosa che in alcuni ruoli è oltremodo scoperta. Purtroppo non tutte le scelte fatte in estate si sono rivelate azzeccate, anzi. E ora servirà correre ai ripari.
Calciomercato Roma: la strategia dei Friedkin
Le linee guida dettate dalla società sono chiare e nemmeno l’attuale posizione in classifica, a meno che la situazione non dovesse precipitare ulteriormente, dovrebbe modificare i piani dei Friedkin. Se si continuerà a investire lo si farà in prospetti giovani e non su calciatori ‘maturi’ magari dall’ingaggio pesante. Nessun altra operazione alla Smalling insomma, con i vari Hummels ed Hermoso che resteranno delle eccezioni dettate dalla contingenza del momento.
Gli obiettivi sono chiari: nel breve periodo servirà portare a Trigoria un terzino destro e sicuramente un altro attaccante considerando anche la possibile partenza di Shomurodov. Dopodiché molto dipenderà dalle uscite: Zalewski, gli stessi Hummels ed Hermoso, Saud, Dahl, attendono di capire se e quanto spazio potrebbero avere da qui a fine stagione. L’eventualità di un loro addio non si può però scartare al momento.
La Roma in prestito: si pensa già al futuro, cosa accadrà a giugno
Ragionando invece a medio-lungo raggio la Roma dovrà mettere mano a diverse situazioni che riguardano i calciatori ceduti in prestito quest’anno. Paradossalmente l’unico calciatore che potrebbe far comodo ai giallorossi è anche quello ad oggi più lontano da Trigoria: ovvero Edoardo Bove che la Fiorentina potrebbe riscattare già a gennaio. Diverso il caso di Kumbulla, volato in Spagna ma in prestito secco. Di lui a giugno se ne riparlerà.
Stesso destino anche per Tammy Abrahm. L’inglese, anche per via del suo ingaggio (4,5 milioni netti che possono arrivare a 6 con bonus facili da raggiungere), non è più nei piani dei Friedkin. In estate, non a caso, Ghisolfi ha provato in tutti i modi a venderlo ma invano. Alla fine l’attaccante ha comunque lasciato i giallorossi per accasarsi al Milan – nell’operazione che ha portato Saelemaekers a compiere il percorso inverso – ma sempre in prestito fino a giugno e e senza alcuna opzione di riscatto inserita nell’accordo.
Abraham al Milan è un flop (per ora): riscatto più lontano
Dopo un avvio di stagione abbastanza buono, il centravanti è finito indietro nelle gerarchie di Fonseca. E adesso anche Camarda rischia di scavalcarlo. Per questo l’ipotesi che Abraham possa rimanere in rossonero anche la prossima stagione è più difficile. Se l’attaccante dovesse tornare a Trigoria rappresenterebbe un bel problema per Ghisolfi che a quel punto dovrebbe ricominciare a cercare soluzioni alternative. Il che però, specie se il calciatore dovesse avere un’annata non positiva, sarà tutt’altro che semplice.