Ranieri-ter, ci siamo. Domenica prossima alle 18.00 prenderà il via ufficialmente la terza avventura romanista di sir Claudio chiamato ancora una volta a sistemare una situazione difficilissima. I Friedkin, dopo aver esonerato Juric, hanno puntato su di lui nella speranza di riportare un po’ di ordine nel caos che oggi è la Roma.
L’inizio per il tecnico romano sarà dei più difficili: dopodomani il Napoli, quindi in settimana il Tottenham, poi nuovamente il campionato con l’Atalanta. Guai a parlare di voler “limitare i danni” ma il senso, in fondo, è un po’ quello. Ricompattarsi, stringere i denti, e cercare di rialzare la testa scavalcando la salita. Evitando di crollare sotto i colpi di avversari sicuramente più in forma.
Sir Claudio, ciak terzo. Il bilancio a Trigoria dopo una settimana di lavoro
Il tecnico giallorosso ha parlato poco fa alla stampa in vista della prima partita di questo ciclo “di ferro” (leggi qui tutte le dichiarazioni). Un’occasione per stilare un primo bilancio di questi primi giorni romanisti sebbene trascorsi senza avere il gruppo al completo. Ben 14 i giocatori finiti in giro per il mondo anche se altri, a differenza del passato, sono rimasti alla base (come gli azzurri ad esempio).
Ranieri sin qui ha lavorato molto sotto l’aspetto mentale per cercare di ridare entusiasmo e coraggio ad una squadra svuotata dalla gestione Juric. Dopodiché ci sono state le prime prove di formazione: considerando la possibile assenza di Hummels, tutto lascia presupporre che sir Claudio tornerà alla difesa a quattro. 4-4-2 o 4-5-1 le ipotesi al vaglio ma molto dipenderà, anche, dalle condizioni di Dybala.
Ranieri in conferenza stampa prima di Napoli Roma: le parole su Pellegrini
Ranieri ha quindi fatto il punto della situazione parlando del suo nuovo impatto con il mondo romanista. Non solo. Nel corso della conferenza stampa è stato affrontato anche il discorso di alcuni singoli, tra cui Dybala, Dovbyk e Pellegrini. A quest’ultimo, anche solo per il ruolo che riveste, sir Claudio affiderà il compito di guidare la squadra e di trascinarla fuori da questo momento difficile.
“Pellegrini? Penso sia un po’ troppo introverso per essere romano, tende a tenersi tutto dentro. Di solito noi siamo molto più aperti come romani. Lui invece ne soffre dentro, però ecco da Capitano deve saper reagire alle avversità. Quando si cade è bello vedere come uno si rialza, con che voglia ci si rialza. Deve reagire, ripeto, ma sono convinto che lo farà”.