Claudio Ranieri si “presenta” ufficialmente alla Roma. E lo fa nel suo stile: chiaro, diretto, coinvolgente. Come sempre. Del resto lui qui si sente a casa. Nel lungo intervento con la stampa si è parlato di tantissimi temi: da De Rossi a Totti, dal futuro (suo e della società), dei Friedkin, dei tifosi. Impossibile riassumere tutto in poche righe: qui potete rileggere il suo intervento completo.
Per ogni domanda Ranieri ha risposto in modo semplice e diretto: inutile, ad esempio, fissare obiettivi vista la situazione, anche se poi ci ha buttato in mezzo la precisazione che “lui in carriera non si è mai precluso niente”. Dopodiché ha parlato anche di alcune situazioni legate ad alcuni calciatori della rosa.
Ranieri in conferenza stampa: la frase su Angelino e Hummels non passa inosservata
C’è innanzitutto il caso Dybala. Guai ad imporre a ‘sir’ Claudio qualsiasi tipologia di gestione del calciatore che non sia squisitamente fisica. “Clausola? Contratto? Non penso minimamente a queste cose. Coi Friedkin sono stato chiaro: decido io se gioca o no“. Ci sono stati poi anche altri calciatori tirati in ballo nel corso della conferenza stampa, come ad esempio Hummels e Angelino.
I due spesso sono stati oggetto di articoli di giornale e lunghe battaglie sui social nel corso dell’ultima gestione Juric. Che a proposito non è mai stato nominato. Sì perché, suo malgrado, il terzino ha dovuto giocare quasi sempre come centrale di difesa anziché nel suo ruolo naturale. Quando in panchina a disposizione c’era proprio uno come Hummels. Ebbene, sentite cosa ha detto a questo proposito Ranieri.
“Hummels perché non dovrebbe giocare? Mai più Angelino braccetto”
Sul tedesco il nuovo allenatore della Roma ha espresso subito tutte le sue perplessità sul perché non abbia mai messo piede in campo. “Mi sono chiesto vedendo un po’ di sue partite: perché questo ragazzo non deve giocare?”. Certo, Ranieri ha precisato che sicuramente “l’età dovrà essere considerata” ma in ogni caso la frecciata al suo predecessore è stata abbastanza evidente. Così come quella su Angelino: “Mister ci promette che non metterà più Angelino nei tre dietro?“, la domanda di un giornalista. Secca la risposta del tecnico: “Sì, lo prometto”. Che altro aggiungere?