Roma, Giannini: “Ranieri è la persona giusta. Ecco cosa serve adesso”

L’ex centrocampista della Roma vede in Ranieri la scelta migliore per uscire dal periodo buio che sta attraversando la squadra

Francesca Di Nora -
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Giuseppe Giannini
Giuseppe Giannini, ex numero 10 della Roma – romaforever.it

Ci sono ‘vecchie’ glorie giallorosse che non hanno potuto non esultare di fronte alla decisione dei Friedkin di affidare la panchina della Roma a Sir Claudio Ranieri.

L’intervista all’ex numero 10 della Roma

Tra gli altri anche il dirigente sportivo, allenatore, ma soprattutto ex centrocampista della Roma Giuseppe Giannini che con la Magica ha vestito la maglia numero 10, è intervenuto sulla vicenda rilasciando un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Claudio Ranieri
Claudio Ranieri – romaforever.it

Giannini: “Un nuovo inizio nel segno dell’esperienza”

È un nuovo inizio nel segno dell’esperienza – ha detto Giannini -, un ritorno al passato importante maturato attraverso gli stessi ragionamenti che portarono i Friedkin a scegliere De Rossi al posto di Mourinho a gennaio: solo Daniele poteva ricompattare la squadra in quella fase, ora tocca ad un altro romano e romanista”.

La scelta migliore per la Roma

Per l’ex calciatore della Roma non ci sono dubbi che la scelta di Ranieri sia stata la migliore, all’insegna della “credibilità e dell’autorevolezza a tutti i livelli. Ha credito con i tifosi ed è stato scelto anche per questo. I giocatori hanno un grande rispetto di lui. È l’uomo più adatto per far ripartire la squadra”.

La ricetta per uscire dall’impasse

Per quanto riguarda l’eventualità di ricorrere a eventuali ricette particolari per uscire dall’impasse, Giannini ha sottolineato: “Ora serve poco parlare, bisogna correre. Quando si parla troppo si rischia di creare problemi anche con l’esterno”.

E sul futuro di Dybala?

L’ex numero 10 della Roma si è soffermato anche sulla situazione Dybala, una delle tante scottanti in queste ore per la Roma e a riguardo ha detto: “Ha dalla sua la fantasia e il talento, gli direi di portare in campo la spensieratezza di cui la Roma, timorosa, di questi tempi ha bisogno, quel suo calcio in libertà che può far male agli avversari. Può farlo perché sente l’affetto della gente, che gli dà una spinta in più”.