Non sappiamo se si possa parlare esattamente di “bagno di folla“. Ma quanto accaduto ieri sera a Fiumicino, al momento dell’arrivo di Claudio Ranieri di ritorno da Londra, è comunque una notizia degna di nota per il popolo giallorosso. Sì perché tutti noi abbiamo ancora nella mente le immagini della partita con il Bologna: la tribuna che si svuota al primo tempo, uno stadio che ormai da diverse partite non è più pieno.
E allora le circa 300 persone che hanno deciso di raggiungere lo scalo romano per accogliere l’allenatore sono il segnale che, forse, qualcosa potrà cambiare. Lo sperano la Roma e i romanisti che da inizio anno sono costretti a vivere una specie di psico-dramma sportivo. Anche e soprattutto per colpa della società. Ranieri, ancora una volta, è l’uomo giusto al momento giusto. E non ce ne vogliano i tifosi del Cagliari che pensavano, dopo l’addio dato al calcio nemmeno sei mesi fa, di non ritrovarlo più da avversario. Del resto, se ce ne fosse stato ancora bisogno, ‘sir’ Claudio avrebbe fatto lo stesso con loro.
Ritorni sulla panchina della Roma, i precedenti
Nella storia giallorossa il tecnico romano è però in buona compagnia. Ci sono infatti tutta una serie di precedenti illustri che vale la pena ricordare: primato e record spettano ancora al “Barone“, il grande Nils Liedholm. Lui tornò per ben quattro volte a Trigoria: dopo la prima esperienza dal 1973 al 1977, Liedholm fu richiamato nel ’79 (restando fino al 1984 e vincendo uno scudetto), poi nel 1987 e infine nel ’97. Guardando ad anni più recenti possiamo citare lo Spalletti-bis: dal 2005 al 2010 – quando lo sostituì proprio Claudio Ranieri – e poi dal 2015 al 2017.
Ranieri è già nella storia giallorossa: eguagliato Masetti
Proprio con l’accordo raggiunto ieri, allora, Claudio Ranieri è entrato a pieno diritto nella storia romanista. La sua terza avventura in giallorosso gli vale infatti il raggiungimento di un altro ex del passato, Guido Masetti: anche lui, come Ranieri, ha guidato la Roma in tre diverse circostanze. Dal 1943 al 1945, nel 1951 e infine nella stagione 1956-57. L’ex allenatore di Cagliari e Fiorentina vanta tuttavia anche un ulteriore primato: in tutte e tre le avventure a Trigoria è subentrato sempre a stagione in corso e mai dall’inizio.