Il gruppo Friedkin continua a lavorare su più fronti nel mondo del calcio. Com’è noto la famiglia americana a vari business sparsi per il mondo in questo settore, su tutti quello nel nostro Paese con l’AS Roma. A breve, tuttavia, verrà formalizzata anche l’acquisizione dell’Everton, club storico della Premier. Malgrado l’accordo sia già stato raggiunto da tempo, l’ok definitivo non è ancora arrivato per alcuni problemi burocratici e ora rischia di slittare a dopo gennaio. Il che significherebbe rinunciare al calciomercato invernale per la squadra.
Ci sono poi gli asset in America e in Francia, sicuramente di livello inferiore ma comunque oggetto di investimenti regolari da parte dei Friedkin. Per quanto riguarda Everton e Roma tuttavia a tenere banco sono principalmente tuttavia i risultati sportivi che quest’anno stanno mancano: e se per il club inglese la responsabilità non può essere imputata a loro – in quanto non ancora proprietari come detto – diverso è il caso dei giallorossi. Ad ogni modo il gruppo americano deve fare i conti anche con altre problematiche. Vediamo quali.
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Parliamo in questo caso dell’assetto societario. Sì perché dopo oltre un mese la Roma è ancora priva di quelle figure societarie-chiave che pure dovrebbero esserci in un club di calcio. Specie se di questo blasone. Da settimane, in tal senso, si rincorrono le voci circa una possibile imminente nomina che però ancora non c’è stata.
Di fatto, ad oggi, Florent Ghisolfi resta l’unico rappresentante della società dopo l’allenatore. Dunque è chiaro che i Friedkin dovranno fare chiarezza andando a colmare quel vuoto creatosi dopo il ‘terremoto’ di settembre. Un po’ lo stesso che in Inghilterra si aspettano per l’Everton: anche in questo caso c’è attesa per capire chi andrà a comporre l’organigramma dei Toffees.
Dall’Inghilterra: la mossa dei Friedkin per l’Everton spiazza tutti
In queste ore, a proposito del club inglese, si registrano alcune interessanti notizie rilanciate dal portale inglese Football Insider. I Friedkin starebbero pensando infatti di inserire Andy Bell e George Downing nel CDA dell’Everton. I due nomi, forse sconosciuti ai più, sono ben noti alle cronache inglesi perché, proprio come gli attuali proprietari della Roma, nei mesi scorsi avevano provato ad acquistare il club inglese, anche perché tifosi e sostenitori della squadra. La loro offerta però era stata superata da quella degli americani che ora però vorrebbero includerli ugualmente nel progetto.
Secondo l’esperto di finanza Stefan Borson tuttavia la possibile mossa del gruppo Friedkin potrebbe presentare delle controindicazioni. Scrive l’analista a questo proposito:
“Penso che ci sia bisogno di amministratori non esecutivi indipendenti, che possano dare un punto di vista al di fuori dell’essere un sostenitore”.