I tifosi romanisti sperano che vengano risolti presto tutti i nodi burocratici che impediscono di procedere alla realizzazione dello Stadio della Roma. Proprio in queste ore è arrivata una notizia che dovrebbe consentire al club capitolino di liberarsi di uno dei problemi sorti in questi mesi. Alcuni proprietari di unità immobiliari di Pietralata-Tiburtina avevano infatti presentato ricorso al Tar del Lazio contestando proprio l’iter di realizzazione del nuovo impianto dove giocherà la squadra giallorossa.
Il Tar del Lazio ha però deciso di respingere questo ricorso, giudicandolo inammissibile. L’accusa mossa nei confronti della Roma era quella di non aver provveduto a dichiarare di essere in possesso dei requisiti soggettivi previsti secondo codice dei contratti pubblici in tema di finanza di progetto.
Il Tar del Lazio respinge il ricorso sullo Stadio della Roma
Ma non è tutto, perché nel ricorso si puntava il dito anche contro Roma Capitale perché non avrebbe provveduto alle opportune verifiche prima di dare corso agli atti impugnati. Per questo si chiedeva l’invalidità della proposta “di cui allo studio di fattibilità presentato dalla AS Roma” e anche l’illegittimità dagli atti adottati dall’Amministrazione.
Come accennato l’inammissibilità del ricorso è una buona notizia per la Roma, anche se c’è ancora molto da fare per rispettare i tempi e fare in modo che entro pochi anni i tifosi giallorossi possano finalmente avere una nuova casa. Solo qualche giorno fa l’Assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato, aveva fatto presente come fossero ancora mancanti alcuni passaggi burocratici indispensabili per avviare la costruzione dell’impianto.
In particolare, Onorato aveva detto nel corso del programma ‘Gli inascoltabili’ in onda su Radio Roma Sound che la Roma non ha ancora presentato il progetto esecutivo. Allo stesso tempo, l’Assessore allo Sport ha tenuto a precisare che il Comune ha fatto tutto ciò che era in proprio potere per fare in modo che la costruzione dello stadio prendesse finalmente corpo.