Ferrero ai Friedkin: “Regaliamo un sogno ai lupacchiotti”

L’ex presidente Samp, Massimo Ferrara, tifoso giallorosso, scrive ai Friedkin per chiedergli di “Salvare la Roma”

Francesca Di Nora -
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i Friedkin
Lettera aperta ai Friedkin – romaforever.it

C’è chi la Roma la ama anche ora che sta vivendo questo momento terribile. Chi ama i suoi colori, chi ama la tradizione legata a questo storico club e chi proprio per questo legame viscerare non è pronto a vederla colare a picco senza provare a fare qualcosa.

La lettera aperta ai Friedkin

Il produttore cinematografico e imprenditore italiano, Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria, ha affidato una lettera aperta a LaPresse, indirizzata ai proprietari della Roma, ai quali scrive: “Cari Friedkin, la Roma va rifondata. Basta mettere toppe e buttare soldi su questa squadra. Io mi sono messo contro tutta la Sampdoria perché  fin da bambino ho vissuto e tifato la Roma, quella di Di Bartolomei, di Liedholm. Ssono cresciuto nella curva della Roma, il mio cuore pulsa giallorosso”.

Massimo Ferrero
Massimo Ferrero, ex presidente della Samp scrive ai Friedkin – romaforever.it

L’invito a rifondare il club

Ferrero fa una premessa necessaria a far comprendere il coinvolgimento e l’amore che nutre verso questa squadra e per questo si dice: “Incazzato, perché caro presidente Friedkin noi siamo molto felici che lei è venuto a investire nella Roma, ma siamo dispiaciuti perché evidentemente è contornato da cattivi consiglieri. La Roma va rifondata. Lei non ha speso 100 milioni, li ha buttati. Perché ha vicino gente forse poco intenditrice di questo calcio. La Roma non è un parlamento europeo, non può essere gestita da direttori stranieri, come Monchi o Ghisolfi, che non conoscono il mondo romanista. Il calcio deve essere seguito da vicino”.

L’ex presidente della Samp dice: “Basta a direttore stranieri”

Dopo aver chiarito senza mezzi termini qual è la situazione attuale in casa giallorossa, il produttore cinematografico prospetta una soluzione: “Formiamo il nuovo governo Roma, basta buttare soldi. Basta direttori sportivi stranieri come Monchi e Ghisolfi. Con tutte le eccellenze che abbiamo dobbiamo per forza farci del male prendendo gente che ha fatto spendere soldi a vuoto? Non siamo l’Onu, siamo la Roma. Lei, presidente, che va rispettato per quanti soldi ha messo nella Roma, non può venire a fare l’americano a Roma. Io non voglio soldi e non cerco lavoro, voglio solo che ci regali un sogno. Ho fatto 14 anni alla Sampdoria con risultati pazzeschi. Il calcio è amore, passione. Lei vuole lo stadio sold out? Ci regali il calcio. Oggi ci ha regalato solo pallone, pallonate e pallonari, e non per colpa sua”.

“Incontriamoci e parliamone”

La precisazione che Ferrero fa seguire è necessaria: “Non voglio soldi.  Voglio regalare un sogno a tutti i miei lupacchiotti. Siamo romani, romanisti, e amiamo la Roma, se si fa consigliare con meno soldi e più amore, vivrà tutti i giorni con grande soddisfazione. Vorrei incontrarla, caro presidente Friedkin: per amore della Roma prendo anche il primo volo e vengo a New York: salviamo la Roma”.