Abel Balbo, ex attaccante sia di Roma che Fiorentina, ha parlato in esclusiva ai microfoni societari al podcast “Serie A preview” in vista del big match di stasera al Franchi. Balbo, 182 presenze complessive in giallorosso e ben 87 reti, ha commentato il momento che sta vivendo la squadra allenata da Juric.
Secondo l’ex Roma la gara sarà importantissima per i giallorossi considerando il ritardo accumulato sin qui in campionato. Di conseguenza anche un pareggio “potrebbe non bastare“. Dopodiché l’ex centravanti ha parlato di Dybala e Soulé, due dei calciatori che, per motivi differenti, fin qui ancora non stanno incidendo secondo le aspettative.
Fiorentina Roma, parla Balbo: “Sarà una partita difficile”
Ecco allora le dichiarazioni di Abel Balbo in vista del posticipo che vedrà contrapposti i viola ai giallorossi:
“Mi aspetto una partita difficile, giocare in quello stadio è molto difficile anche se la Roma ha fatto quasi sempre delle belle partite lì. La Fiorentina è in uno stato migliore attualmente rispetto alla Roma, vengono da vittorie con Milan, Lazio e Lecce con sei gol, noi arriviamo un po’ con l’acqua al collo e in questo momento anche un pareggio è poco”.
Aggiunge quindi l’ex Roma che sull’obiettivo da perseguire stasera non ha dubbi:
“Devi cominciare a vincere, non sarà facile ma la Roma ce la può fare. Sono due squadre molto simili anche come valori, i giallorossi sono un po’ più forti ma mi aspetto una partita difficile ed equilibrata”.
Il giudizio su Soulé: “Bisogna aspettarlo”
Questo invece il passaggio su Matias Soulé. Spiega Balbo:
“E’ un grandissimo talento, è giovane e bisogna aspettarlo. Il ragazzo ha carattere, non ha mai paura di fare l’uno contro uno, a volte eccessivamente perché vuole dribblare sempre, però denota grande personalità. Ha talento, ha tutto, è solo questione di tempo ed esploderà”.
Infine una chiosa su Dybala:
“Paulo è un grandissimo campione, l’ultima partita mi è piaciuto molto perché ha giocato con la squadra, ha fatto tre-quattro corse con Bastoni a difendere, correre e sacrificarsi. Forse troppo, perché abbiamo bisogno di lui in altre situazioni, però dimostra attaccamento alla maglia e alla situazione, capisce che c’è un momento di difficoltà e vuole aiutare. Lo vedo bene, ha corso molto e bene, non ho capito perché sia uscito, è un giocatore che terrei sempre in campo”.