Roma, squadra e tifosi: un matrimonio che si è rotto. Dallo Stadio i segnali sono inequivocabili

Tutto quello che non riuscite a percepire dalla tv, ve lo raccontiamo noi: le sensazioni allo Stadio fanno capire come non ci sia più amare tra squadra e tifoseria

Melissa Landolina -
Tempo di lettura: 2 minuti
Roma- Dinamo Kiev tifosi
Roma- Dinamo Kiev (foto romaforever)

Vogliamo raccontarvi le impressioni vissute da vicino nel corso della gara contro la Dinamo Kiev, riferite al clima che si respira allo Stadio Olimpico.

Durante questa partita non c’è stata la solita contestazione della Sud che quindi è entrata sin dall’inizio del match allo Stadio per sostenere la squadra.

Non sono mancati i fischi per Zalewski, Pellegrini, Cristante e Juric alla lettura delle formazioni e al momento delle sostituzioni ma c’è da dire che la tifoseria ha sostenuto tutti indistintamente dal primo all’ultimo minuto.

Il supporto della Sud in casa è fondamentale per la squadra di Juric che ultimamente è bersagliata proprio per mancanza di mordente e personalità.

Nonostante non sia mancato il supporto alla squadra, è impossibile non percepire la freddezza della tifoseria nei confronti dei singoli giocatori.

Anche gli applausi rivolti ad alcuni calciatori come Pisilli, Baldanzi o Dybala sono fiacchi, sicuramente lontani anni luce dal boato che esplodeva allo Stadio al nome ‘Daniele De Rossi‘ letto dallo speaker o della stessa Joya dopo aver rifiutato i milioni arabi.

Non ci sono più cori riferiti a qualcuno di loro, un beniamino della tifoseria: si tifa solo la maglia con un totale distacco da ogni singolo giocatore.

Al termine della partita che la Roma ha vinto 1-0 grazie a un calcio di rigore trasformato da Dovbyk, Pellegrini e il resto della squadra si sono avvicinati sotto la Sud per ringraziarla, non troppo: si sono fermati sulla trequarti di campo mentre la Curva questa volta ha continuato a cantare sulle note di ‘Grazie Roma’ senza fischiarli come al solito ma quasi ignorandoli, forse ancora peggio…

Il segnale più eclatante di questa freddezza tra tifoseria e squadra, si percepisce ancor di più al momento dell’uscita dei calciatori dallo Stadio.

Si è abituati fuori dal cancello della Montemario a trovare una schiera di tifosi che attendono le auto dei giocatori al termine della partita. Una vera e propria folla che si riversa tutta intorno all’automobile di ognuno di loro che non può far altro che fermarsi e accontentare i tifosi con foto e autografi.

Un momento quasi imprescindibile per i calciatori che si ritrovano costretti ad accontentare la folla che li blocca letteralmente al cancello di uscita.

Un momento che ieri non si è visto: c’erano sì e no una decina di persone, solo famiglie con bambini o addirittura tifosi ucraini che volevano l’autografo di Dovbyk, si avvicinavano timidamente alle macchine che vedevano passare: tutto un altro entusiasmo rispetto a quello di inizio campionato. I giocatori hanno tirato dritto nelle loro auto del tutto indisturbati, l’unico che si è fermato è stato Renato Marin, il terzo portiere il quale ha fatto qualche foto con i bambini che almeno non sono tornati a casa con un pugno di mosche in mano. Pellegrini e Cristante hanno trovato un’uscita secondaria o sono passati con il pullman per passare inosservati e non rischiare ancora una volta di essere aggrediti verbalmente dai tifosi.

Manca affetto, pathos e passione a questa Roma, ciò a cui eravamo abituati fino a poco più di un mese fa.

@romaforever.it #RomaDinamoKiev Fischi a #zalewski #pellegrini #cristante e #juric alla lettura della formazioni #asroma ♬ suono originale – RomaForever

 

@romaforever.it #RomaDinamoKiev Al molento del cambio #applausi per #pisilli #baldanzi e #dybala Pioggia di #fischi per #pellegrini #asroma ♬ suono originale – RomaForever

@romaforever.it Al termine di #RomaDinamoKiev #Pellegrini e il resto della squadra vanno sotto la #CurvaSud ♬ suono originale – RomaForever