L’ex allenatore della Roma, Claudio Ranieri, all’indomani dell’ottava giornata fa un esame delle squadre impegnate nel campionato di Serie A, in un intervista rilasciata ad Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
L’ex allenatore della Roma esamina le squadre del campionato
Ranieri conosce bene anche altre squadre, essendo stato tecnico della Juventus, del Napoli e anche dell’Inter e proprio in merito a quest’ultima e all’Atalanta ha sottolineato: “Non sono cambiate”. Mentre un evidente cambio di rotta il mister l’ha registrato nel Napoli “dove Conte sta lavorando per creare una squadra per il futuro. Mentre Milan e Juve, secondo Ranieri “hanno cambiato tutto”, ma evidenzia che ci vuole tempo per vedere i risultati.
Il cambiamento e gli ottimi risultati del Napoli
Quando gli viene chiesto chi vede come favorita del campionato si sofferma sul Napoli, per quanto “non voglio caricare Conte di responsabilità, quando lui prende una squadra o vince o arriva secondo”. Ma per rispondere alla curiosità di molti, soprattutto i tifosi giallorossi, Ranieri si sofferma sulla Roma.
Il ‘caso De Rossi’ resta un rebus
“Sembra senza personalità” una considerazione pesante quella dell’ex allenatore romanista che si sofferma in particolare su De Rossi in merito al quale dichiara: “Se lo confermi e gli fai un contratto di tre anni, stai dicendo a tutto il mondo che stai costruendo una nuova squadra. A quel punto dai il tempo al tuo giovane allenatore di poter fare il suo lavoro. Non puoi mandarlo via dopo quattro giornate. Per cosa? Allora vuol dire che hai sbagliato la programmazione prima”.
Una società con tanti soldi, ma senz’anima
Ma a pesare sui mancati risultati della compagine sarebbe “la mancanza di una figura di riferimento. I Friedkin hanno speso tanti soldi, ma hanno dimostrato che i soldi non bastano. Nella società manca qualcosa. Un punto di riferimento è fondamentale, così come non si bisogna dimenticare che si tratta di una piazza molto particolare, i tifosi giallorossi, vanno coccolati, aiutati, sostenuti”. Un coinvolgimento che secondo Ranieri manca al punto da far sembrare predominante la “freddezza”.