Serviva una prima risposta e Ghisolfi l’ha data. Gli è bastata una telefonata in Germania, al Lipsia sono arrivati i 5 milioni e Angelino – come previsto – non si muove dalla Capitale. Una Roma operaia quella delle ultime giornate della stagione 2023-2024. Tutto finito sul campo, manca ancora l’amichevole con il Milan, ma il lavoro fuori non manca.
Anzi, è il vero protagonista: l’agenda di Ghisolfi è fitta di appuntamenti, il primo non l’ha mancato. Chi ben comincia è a metà dell’opera e i giallorossi, oggi, hanno una certezza in più da cui ripartire. La difesa, inoltre, può contare su un altro pilastro: Gianluca Mancini. Uomo Derby e uomo spogliatoio. Il centrale difensivo ha salutato i tifosi con parole al miele.
Angelino prima certezza di mercato
Dopo l’ultima stagione in giallorosso è pronto a viverne tante altre: “Sempre con lo stesso amore”. Insomma, le basi ci sono. Va aggiustato qualcosa, ma i perni della difesa rispondono presente. Ora bisogna limare tutto il resto. Capire chi va, chi resta, ma soprattutto chi arriva. C’è tempo e il neo DS ha già messo la quarta.
Una marcia inevitabile che segna la progressione richiesta dai Friedkin: la proprietà ha mandato un messaggio chiaro. Non si vende. I texani restano al comando, ma vogliono risultati. In special modo sul piano del lavoro: persone disposte a farsi trovare pronte. In qualsiasi ruolo e ambito. Non a caso 120 persone, facenti parte dello staff e delle diverse aree tecniche, sono sotto la lente di ingrandimento.
Gianluca Mancini punto fermo
A Trigoria non si scherza più: nessuno ha mai sottovalutato il blasone della società, ma è possibile affermare – per atteggiamento e programmazione – che il tempo degli esperimenti è finito. Lo stesso De Rossi rappresenta una scommessa, per il momento vinta, ma la prova del nove (o meglio: del sedici) arriverà con il prossimo campionato. Il primo da allenatore della Roma.
Quello appena trascorso ha visto DDR soltanto nelle vesti di traghettatore. Sebbene definire l’ex capitano di passaggio è quantomeno azzardato. Allora si riparte dai punti fermi: Ndicka, Mancini, Angelino, De Rossi, Cristante, Pellegrini ed El Shaarawy. Il resto si vedrà e arriverà in quest’estate caldissima che dovrà sciogliere dubbi e perplessità. La nuova Roma deve avere le idee chiare: è finito il tempo della rincorsa, ora bisogna spiccare il volo. Sempre con lo stesso amore. Mancini docet.