Mats Hummels è stato sicuramente uno dei colpi più importanti dell’ultimo calciomercato giallorosso. Il suo arrivo più che tardivo – il tedesco è sbarcato a Trigoria soltanto come svincolato dopo il 30 agosto – ne ha pregiudicato lo stato di forma, considerando che il giocatore è rimasto fermo per tutta l’estate. Un problema citato più volte dallo stesso Juric nel motivare la sua esclusione da tutte le partite disputate sin qui.
Dal canto suo Hummels ha rivelato che il suo percorso di recupero sarebbe già terminato tanto che il difensore avrebbe dovuto giocare contro il Monza, prima che la febbre lo togliesse nuovamente dagli arruolabili. Dopo la sosta però dovrebbe arrivare il suo momento: forse se non con l’Inter magari contro la Dinamo Kiev in Europa League.
In attesa dunque di debuttare con la nuova maglia indosso – il centrale è fermo di fatto alla finale di Champions dello scorso anno persa con il Dortmund – il tedesco si è concesso un momento di pausa dalla Capitale per far rientro in patria. Stavolta però il calcio non c’entra nulla.
Hummels, da Roma alla Germania: il motivo
Nessun timore dunque, Hummels resta concentratissimo sulla sua avventura in giallorosso. Il difensore tuttavia si è reso infatti protagonista di un’insolita collaborazione peraltro con altri volti noti del pallone, di cui uno tornato in Serie A da poco, ovvero Robin Gosens (che gioca alla Fiorentina, ndr), e un altro loro connazionale e sempre calciatore, Cristoph Kramer, ex Leverkusen e M’gladbach, per il momento svincolato.
Ma cosa c’è dunque dietro questa quantomeno anomala reunion se il calcio non c’entra nulla? Il ritorno in Germania di Hummels infatti, così come quello degli altri due giocatori, ha a che vedere piuttosto con una motivazione enogastronomica. Il trio infatti è passato dal rettangolo verde…al prato verde. Quello dei vigneti della bellissima zona del Palatinato in Germania.
Hummels, Kramer e Gosens producono un vino: il video social
I calciatori infatti, come postato sui loro profili Instagram ufficiali, si cimenteranno con la produzione di un vino lavorando a stretto contatto con Philipp Khun e HO Spanier, ovvero esperti del settore che producono “il miglior Riesling (un vitigno a bacca bianca, ndr) del paese“. L’iniziativa sembra essere decollata considerando che la prima annata di Autumn Master risulta già imbottigliata. Di seguito il video – fa un certo effetto vedere questo trio impegnato con l’uva anziché con la sfera tra i piedi – pubblicato in rete nelle scorse ore.
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