In questo calciomercato il grande gioco di potere tra la casa sabauda, la Juventus, e il potentato borbonico, il Napoli, rischia di tagliare definitivamente fuori proprio la Roma dalla corsa per Federico Chiesa. Sembrerebbero infatti in corso valutazione fra le due società per far quadrare il cerchio su di un giocatore che la Juve non può permettersi di perdere a parametro zero. La trattativa è in fase di svolgimento e vede il Napoli di Aurelio De Laurentiis nelle vesti di interlocutore privilegiato di Madama. Nel mezzo proprio il figlio d’arte, un giocatore che fa gola a quasi tutta la massima serie.
Il trattato prevede i bianconeri offrire il proprio esterno al Napoli per riceverne in cambio Giovanni Di Lorenzo, un giocatore che piace molto alla Continassa, soprattutto al nuovo allenatore Thiago Motta. L’accordo poc’anzi citato – un attaccante per un esterno basso – taglierebbe chiaramente fuori la Roma dalla partita. Sono ore d’interlocuzione, queste. Uno scambio che fino a pochi giorni fa sembrava impossibile sta invece diventando via via sempre più realizzabile. C’è un problema però. La Juve valuta il proprio tesserato (in scadenza 2025) più di 40 milioni mentre Di Lorenzo ne costerebbe circa 20.
Una differenza di valori sostanziale che a Castel Volturno non spaventa più di tanto. I partenopei non vogliono lasciarsi scappare l’occasione. Sarebbero ben disposti, per chiudere la trattativa, a coprire in cash lo scarto che divide il valore dei due cartellini. Una soluzione che conviene ad entrambi. Visto che, così facendo, la Juve si toglierebbe dall’imbarazzo di dover gestire una situazione a lungo andare sempre più complessa. Mentre, d’altro canto, DDL farebbe il primo regalo al nuovo allenatore che, se sarà Antonio Conte, vorrà di certo giocatori all’altezza della sua dottrina di gioco e della sua fama.
Questa incrocio di calciomercato rigurdante Juventus, Napoli e Roma per Chiesa è riportato dal quotidiano La Stampa, da sempre vicino alle vicende juventine. Bene ma non benissimo quindi. Perché è logico credere che una prospettiva di questo genere non può far altro che escludere dai giochi la stessa Roma. Ghisolfi e DDR si vedrebbero costretti a cambiare i propri obiettivi per quanto riguarda quella determinata porzione di campo. De Rossi dopo quella chiamata forse ci sperava dato che Chiesa è un giocatore in grado di garantire brillantezza e velocità nell’uno conto uno, proprio come piace al tecnico di Ostia. Ma visti i recenti sviluppi della vicenda, a Trigoria non rimane che aspettare.