Lunga intervista a Claudio Ranieri, allenatore al momento senza panchina dopo l’esperienza dello scorso anno a Cagliari, nel corso della quale, ovviamente, si è parlato anche di Roma. Il tecnico è molto legato al mondo romanista dunque era inevitabile tornare sulle vicende che hanno riguardato recentemente il club. Su tutti l’esonero, brusco, brutale, improvviso di Daniele De Rossi.
Ranieri è stato mai contattato per sostituirlo? E lui stesso ha sperato in una chiamata di questo tipo? Queste alcune delle domande che sorgono spontanee ripensando a quei frenetici giorni di settembre. Non a caso qualcuno aveva avanzato proprio la sua candidatura per sostituire DDR, considerando la sua profonda conoscenza dell’ambiente e perché, siamo sicuri, Sir Claudio non avrebbe avuto problemi ad accettare un’investitura da traghettatore. Ad ogni modo le cose sono andate diversamente.
Ranieri su De Rossi: “Le disavventure forgiano il carattere”
Si parte però dal lato umano della vicenda. “Le disavventure forgiano il carattere”, ha detto Ranieri a questo proposito. “Ma penso che Daniele non abbia avuto il tempo nemmeno di commettere gli errori”. In effetti, ormai è un dato oggettivo, tutti concordano sul fatto che modalità e tempi del caso De Rossi siano stati completamente sbagliati. Soprattutto perché poche settimane prima gli era stato sottoposto un contratto triennale.
A questo proposito l’ex allenatore giallorosso ha voluto ribadire:
“Credo che l’esonero di De Rossi sia stato una mancanza di programmazione. Daniele ha potuto allenare diversi giocatori soltanto a partire dagli ultimi giorni di mercato. Una situazione diciamo troppo particolare, e non si può dare tutta la colpa a lui e alla Souloukou”
Ranieri ha quindi aggiunto:
”Se tu fai firmare un contratto a lungo termine con un allenatore e poi dopo qualche partita andata male il progetto va a farsi benedire, beh c’è un problema”
Esonero De Rossi, Ranieri: “Da tifoso comunque non ho sperato in una chiamata”
A questo punto la domanda diretta gli viene posta. Ovvero: c’è stata la possibilità, anche solo per un momento, che Ranieri potesse ritornare sulla panchina giallorossa? L’ex tecnico su questo spiega:
“Se ho sperato in una chiamata? No, anche perché il problema a mio avviso era diverso”
E l’ex allenatore romanista lo ha spiegato: DDR non è saltato per i risultati – come si può giudicare un allenatore in sole quattro partite? – dunque non c’era margine per un avvicendamento in panchina di quel tipo.