Una vita dedicata a Roma e alla Roma. Proprio come Daniele De Rossi. Dal suo esonero sono passate poco più che 24 ore e tra la tifoseria c’è chi ancora non ha superato lo choc. Certo, se come avvenuto con Mourinho ci fosse stato almeno qualcosa a cui aggrapparsi per ripartire – come lo fu paradossalmente proprio DDR all’epoca della defenestrazione dello Special One – forse sarebbe stato (leggermente) diverso. E invece la scelta di puntare su Juric, sebbene non come prima scelta, al momento dà soltanto altri punti interrogativi anziché certezze. Insomma, non è un momento facile per l’ambiente giallorosso.
Dell’esonero dell’ex centrocampista giallorosso ha parlato poco fa un altro grande ex romanista, Giuseppe Giannini. Oltre 3oo partite con la lupa sul petto, uno insomma che la Roma la conosce bene. “Sono rimasto sorpreso dall’esonero di Daniele” – ha detto l’ex calciatore – “C’è poco da commentare. Il destino degli allenatori è questo. Dispiace perché era una bandiera ma siamo alle solite: i tecnici sono in balia di società e risultati“.
Giannini: “Juric? L’importante saranno i risultati”
L’ex romanista ha anche parlato della scelta societaria di puntare su Ivan Juric ma ha ammesso che si tratta di una questione “secondaria rispetto a quello che saranno i risultati“. Tradotto: adesso cambia poco, la Roma deve risalire in classifica in ogni modo possibile, a prescindere da chi la guiderà. Su De Rossi però ammette:
“Mi piaceva che ci fosse Daniele perché è romano e romanista, ma penso piacesse a tutta la piazza. Esonero? Sono rimasto sorpreso perché parliamo di un allenatore che aveva rinnovato il contratto pochi mesi fa”
C’è poi un passaggio anche per i Friedkin e Giannini, che ha detto di aspettarsi una “contestazione domenica allo stadio, benché civile”, ammette di essersi fatto un’idea su chi abbia deciso l’allontanamento di DDR.
“La loro filosofia è quella di parlare poco. In questo frangente però secondo me non sono intervenuti più di tanto: avranno avallato la scelta, però la decisione penso sia stata presa da altri. Trattamento ingeneroso a DDR? Loro sono i proprietari e decidono cosa fare”.
Ancora Giannini: “Giocatori? Non credo fossero contro De Rossi, sarebbero stati cretini”
Molto si è parlato poi in queste ore di possibili lotte interne al gruppo squadra. Giannini però non crede che i calciatori abbiano avuto un ruolo nell’esonero altrimenti “sarebbero stati dei cretini“. E aggiunge: “Dei singoli che giocano nella Roma non possono avere la stupidità di mettersi contro ad una figura come Daniele“.