Zalewski-Roma, atto secondo. Dopo la decisione del club di mettere fuori rosa il calciatore adesso gli avvocati del ragazzo nato a Tivoli sono pronti ad iniziare una battaglia legale se il loro assistito non verrà reintegrato in squadra. Dopo il mancato trasferimento al Galatasaray e la decisione del giocatore di non rinnovare il contratto (o almeno non subito, perché il ragazzo avrebbe chiesto tempo per pensarci secondo una ricostruzione) la società giallorossa ha deciso com’è noto di metterlo ai margini del progetto. O accetterà il rinnovo del contratto oppure per lui non ci sarà spazio quest’anno, questa la sintesi della posizione del club.
Per contro però i legali di Zalewski sono convinti che la Roma non possa operare in questo modo. E oggi, attraverso una PEC mandata agli uffici legali di Trigoria, chiedono il reintegro immediato del calciatore. Le due parti rischiano pertanto di andare al muro contro muro: e nessuno sembrerebbe intenzionato a voler fare un passo indietro. Neppure adesso che il calciatore, paradossalmente, sarebbe utile più che mai alla causa, considerando la brutta notizia per De Rossi in merito all’infortunio occorso a Salemaekers. Ve lo abbiamo raccontato qui: lo scenario più logico (anche perché si tratta di un tesserato che comunque verrà pagato per un altro anno) è al tempo stesso quello più complesso. Perché la Roma, tanto più se il giocatore non dovesse rinnovare, dovrebbe ammettere di aver sbagliato.
Si può mettere un giocatore fuori rosa? Cosa dice il regolamento
Piccola parentesi sul regolamento: com’è noto un calciatore, legge alla mano, non può essere messo fuori rosa nel senso letterale dell’espressione. A meno che non commetta gravi illeciti. Le società di calcio possono però escludere un giocatore dagli allenamenti con la squadra, un po’ quello che sta accadendo con Zalewski alla Roma. Di fatto quella citata poc’anzi è un’espressione impropria, anche se molto utilizzata nel linguaggio comune.
Ma al livello legislativo le cose stanno diversamente come visto. Se poi al calciatore dovesse essere negato anche questo diritto – ovvero la possibilità di svolgere le sedute in strutture idonee anche se da solo – quest’ultimo potrebbe rivolgersi al Collegio Arbitrale; stesso discorso se il giocatore dovesse ritenere ingiustificato il provvedimento adottato dalla società. Ma qual è la situazione attuale tra la Roma e il calciatore polacco?
Roma-Zalewski: rischio braccio di ferro
Il discorso legato al calciatore lo ha reso noto, suo malgrado, De Rossi nella sua ultima conferenza stampa prima del Genoa (ecco perché ieri abbiamo ribadito che in casi del genere dovrebbe essere la società a parlare, non l’allenatore). Zalewski è fuori dalla squadra non per ragioni tecniche, ma di contratto. Del resto lo stesso DDR ha ammesso di considerarlo come uno dei “giocatori importanti della squadra”.
Per gli Avvocati del calciatore non sarebbe però possibile motivare con il mero mancato rinnovo del contratto una decisione di questo tipo; per questo, come riporta il Corriere dello Sport stamattina, i legali hanno recapitato a Trigoria una PEC chiedendo il reintegro del giocatore in gruppo come visto in apertura. Viceversa, sarà avviato un contenzioso per rivendicare il suo “diritto al lavoro“ qualora la Roma non dovesse ottemperare. A prescindere dal rinnovo.