Mai banale. Aziendalista? Nei giusti modi. Ma senza nascondersi dietro a un dito. De Rossi, che si è legato anima, cuore e testa alla Roma, non ha certo paura di dire cosa pensa, né di nascondersi dietro ad un dito sfuggendo alle domande. Anche oggi, a 24 ore di distanza dal primo crocevia importante della stagione, non si è tirato indietro di fronte alle vicende più spinose del momento in casa giallorossa. E se c’è stato da sottolineare di come la decisione su Zalewski non sia stata presa da lui, quanto piuttosto soltanto dalla società (mentre lui dal punto di vista tecnico aveva già deciso ritenendolo “importante per la squadra“), DDR non ha avuto difficoltà a spiegarlo. Pur andando “contro” a quello che è stato un provvedimento del club.
Ma tra le righe della conferenza stampa di stamani (puoi rileggerla qui per intero) c’è stato anche un passaggio relativo ad altri calciatori della rosa. Difesi, un po’ come lo stesso centrocampista polacco, di fronte a critiche ritenute da lui evidentemente talvolta ingiustificate. Un modo, immaginiamo, per compattare il gruppo verso l’esterno: perché fin quando le cose vanno bene non ci sono problemi, ma alle prime difficoltà tutto inizia a scricchiolare. Dopodiché, come sempre, sarà il campo a parlare.
De Rossi: le parole su Paredes, Cristante e Pellegrini
L’allenatore ha approfittato di una domanda sul centrocampo della Roma per tirare fuori qualche sassolino dalla scarpa. Si parla di Koné, ovvero l’ultimo arrivato in mediana voluto peraltro fortemente dallo stesso DDR e chiamato a portare in squadra quelle caratteristiche che fin qui sono mancate ai giallorossi. “Lo abbiamo scelto per questo” – ha detto il tecnico giallorosso – “può giocare sia mezzala sinistra che destra. Ma può fare anche il mediano“.
Dopodiché De Rossi ha però precisato: “Comunque anche senza di lui abbiamo vinto tante partite, non scordiamocelo“. Quindi la stilettata, rivolta, immaginiamo a coloro che colgono ogni occasione utile per criticare alcuni giocatori in particolare. Anche quando, cercando di interpretare il pensiero del tecnico, non ce ne sarebbe bisogno. “Paredes, Cristante e Pellegrini (questi i giocatori citati da DDR, ndr) vengono rispettati meno di quanto dovrebbero in questa città”. E ancora: “Sono giocatori importanti, hanno fatto sempre la loro parte. Rispettiamo coloro che sono qui a tirare la carretta da anni. Cerchiamo di farli sentire amati“.