Almaviva, dall’Amarcord con Totti alla convocazione di De Rossi: il giovane giallorosso continua a sognare

Almaviva accarezza il sogno giallorosso: incoronato da Totti come “capitan futurissimo”, oggi gioca per De Rossi

Andrea Desideri -
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Mattia Almaviva
Mattia Almaviva tra i convocati di De Rossi (RomaForever.it-Screenshot Instagram profilo ufficiale)

A volte ritornano, il punto è che Mattia Almaviva non se n’è mai andato. Il giovane giallorosso c’era in quel 28 maggio 2017 – addio al calcio giocato di Francesco Totti – e c’è oggi che la squadra giallorossa parte per Perth. Almaviva non è mai stato un semplice tifoso: di sognatori con i colori giallorossi nel cuore ce ne sono tanti, il ragazzo però ha qualcosa di più.

La “benedizione” di Francesco Totti. Infatti basta andare indietro di sette anni per ricordarselo. L’ex Capitano giallorosso, prima di lasciare lo stadio Olimpico per sempre da giocatore, mette la fascia al braccio di Mattia Almaviva. Quel bambino ha avuto in dono l’ultima fascia indossata dal numero 10: un cimelio che doveva essere di buon auspicio.

Almaviva, da Totti a De Rossi

Totti, come spesso capita, ha avuto l’occhio lungo. Almaviva oggi è un punto fermo dei giovanissimi giallorossi: dopo l’annata in Primavera, De Rossi ha deciso di portarlo con sè a Perth. Il ragazzo è tra i convocati per l’amichevole australiana e farà di tutto per avere una chance. Lo aveva detto proprio a Totti: “Io, da grande, voglio essere come te”.

Totti Almaviva
Francesco Totti con Mattia Almaviva nel 2017 (RomaForever.it)

In riferimento al sogno di giocare tutta la vita con la stessa maglia: quella giallorossa. La tenacia del giovane sta proprio nel fatto che in questi anni ha sempre rifiutato altre offerte: è stato cercato da diversi club, ma lui ha scelto – e continua a scegliere – la Roma. Come se quella fascia da capitano donatagli dal “simbolo” di Roma fosse un passaggio di testimone.

La “benedizione” del Capitano

È presto per dirlo, ma Almaviva sente ugualmente la responsabilità: un passaggio generazionale che eleva ulteriormente il mondo del calcio. Troppo spesso vituperato per via di quantità di denaro e contratti eccessivi, ma ancora in grado di regalare storie impregnate di romanticismo e commozione. Almaviva continua a fare il suo percorso con la Roma nel cuore: il bene – per lui – coincide con i colori giallorossi.

Nessuno meglio di De Rossi può capirlo: il tecnico giallorosso ha vissuto lo stesso iter da calciatore e, testuali parole, vorrebbe lanciare un altro giovane romanista. Esattamente come fece Capello con lui. Chissà che non possa succedere lo stesso con Almaviva. Cambiano i capitani, ma non la sostanza.