In fondo l’ha detto pure Totti. “E’ giovane, non facciamo confronti“. E poi una battuta, che forse scherzosa nemmeno troppo è. Perché si sa, comunque dietro l’ironia può nascondersi sempre un po’ di verità. “Adesso però deve iniziare a segnare anche per la Roma!“. Tommaso Baldanzi sta facendo parlare molto di sé dopo la straordinaria tripletta messa a segno durante Italia Norvegia U21: tre gol che hanno permesso agli azzurrini di vincere il match e a lui di scrollarsi di dosso il peso di non riuscire a segnare ormai da diversi mesi.
Perché lui lo sa: Roma non è Empoli. Ok essere giovani, ma i top club non possono aspettare. La speranza di tutti dalle parti di Trigoria è ovviamente quella di vedere presto esultare il calciatore anche con indosso la casacca giallorossa. Baldanzi, arrivato a quota 16 presenze con la Roma, ancora non ha trovato infatti il suo primo centro da quando è arrivato dalla Toscana. Intanto però, come è giusto che sia, si gode il momento: con l’obiettivo di ripetersi presto anche col club.
L’intervista a Tommaso Baldanzi
“Mi sento bene, sono soddisfatto“, dice il calciatore rispondendo alla domanda sul suo stato di forma. Di certo tre gol non arrivano per caso. Baldanzi ha segnato ancora alla Norvegia, dopo il gol e l’assist nel match d’andata. “Mi hanno portato fortuna“, dice. Le immagini dei suoi gol hanno fatto il giro del mondo: “Prima tripletta? No, in realtà ne avevo segnata un’altra con la Primavera dell’Empoli. Era il 2021, contro la Spal, nella stagione dopo aver vinto il campionato“.
Per lui deve essersi trattato di una bella liberazione considerando che con i club come detto la gioia dell’esultanza è da un po’ che non la prova. Precisamente da “fine gennaio scorso” – ricorda il centrocampista – “non potrei scordarmelo visto che avevo segnato contro la Juventus. E’ passato un po’, per questo sono felice di essere tornato al gol“.
Il suo ruolo in campo: “Gioco da numero 10”
Baldanzi studia per diventare protagonista anche nella nuova Roma di De Rossi. Già, ma in che ruolo? Lui che teoricamente doveva giocare nel tridente là davanti adesso potrebbe trovare una collocazione in campo come mezz’ala, come ha ammesso lo stesso DDR. Oppure dietro alle punte. Lui a questo proposito spiega: “Trequartista? Questo ruolo è particolare, è un po’ difficile, non tutte le squadre lo usano. Io ho sempre fatto quello, sono felice di giocare lì“.