Interviste

Inter Roma, Capello: “Loro due decidono la gara!”

L’ex mister giallorosso esamina la rosa delle due squadre in vista del big match in programma oggi a San Siro

Attenzione calamitata sul big match di oggi. Alle 15 è fissato il fischio d’inizio di Inter Roma e anche un grande ex come Fabio Capello ha esaminato la situazione, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, delle due squadre sottolineando: “Calhanoglu e Paredes, sono loro la grande bellezza di questa sfida. Calha è diventato uno dei migliori registi al mondo grazie all’intuizione di Inzaghi che lo ha spostato davanti alla difesa, Paredes sembrava il fantasma di sé stesso, poi Ranieri lo ha sfiorato con la sua bacchetta magica e lo ha riportato ai livelli altissimi dei tempi d’oro”.

L’ex Roma non ha dubbi: “Intorno a loro ruoterà la battaglia a centrocampo”

L’ex mister giallorosso non ha dubbi sul fatto che “attorno alle loro idee ruoterà la battaglia di centrocampo” seppure in entrambi i casi sarà fondamentale “il contributo degli altri compagni. La Roma punta sulla resistenza di Konè e l’esperienza di Cristante, l’Inter sulle qualità di Barella e Frattesi”.

Roma Inter – RomaForever.it

La sfida Lautaro Soulè

Sulla fascia offensiva ci sarà il testa a testa Lautaro-Soulè e Capello punta “sulla concretezza dell’interista. Difficile vederlo girare in campo a vuoto in partite come queste”. Un pensiero particolare l’ex tecnico della Roma evidenzia: “Fossi in Ranieri o Inzaghi, mi preoccuperei prima di tutto di un aspetto, e cioè di limitare i rifornimenti per Dimarco e Angelino. Perché una cosa è sicura: quando i due esterni mancini di Inter e Roma ricevono palla sulla trequarti e partono verso il fondo, qualcosa succede sempre”.

“Angelino l’interruttore ideale per Dovbyk”

Seppure i nerazzurri devono fare a meno di Bastoni e Mkhitaryan, Capello precisa: “Non vedo problemi con Carlos Augusto. È uno dei più brillanti della rosa di Inzaghi e saprà tenere a bada Saelemaekers”. Anche se non nega come “Angelino è l’interruttore ideale per un centravanti d’area come Dovbyk”.

Francesca Di Nora
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