Lorenzo Pellegrini e Claudio Ranieri - (RomaForever.it)
Ai microfoni di Radio Romanista, Chiara Ciotti ha offerto una lettura che va oltre la semplice prospettiva di mercato. Le sue parole sono state nette, senza spazio per sfumature: “Io mi sono fatta l’idea che sarà un’operazione in due, quella tra Zalewsky e Pellegrini”. Il riferimento non è solo tecnico ma anche mediatico, come se i due giocatori rappresentassero, in modi diversi, lo specchio di una stagione dove le identità sembrano sovrapporsi e confondersi.
Secondo Ciotti, per Pellegrini la strada è ormai tracciata. “Il futuro del ragazzo è deciso, non c’è più nulla da fare. Non so chi può cambiare questa situazione, proprio a livello di immagine. Adesso bisogna vedere chi lo vuole veramente tra Inter e Napoli.”, ha detto, lasciando intendere che ogni tentativo di rientrare nei piani della società sia stato già superato dagli eventi. Un’affermazione pesante, soprattutto perché legata anche a un problema d’immagine, come se il nodo non fosse soltanto tecnico o contrattuale, ma anche comunicativo e ambientale.
A questo punto, la partita si giocherebbe tra Inter e Napoli, con la sensazione che qualcosa si muova già da tempo, anche se senza annunci ufficiali. E proprio mentre il discorso prende questa piega, spunta anche il nome di Fattesi, giovane centrocampista al centro di valutazioni contrastanti. Ciotti, senza mezzi termini, ha aggiunto: “Non capisco perché c’è questa ossessione, in Europa ce ne sono di migliori”. Parole che aprono un’altra riflessione, stavolta sul tipo di progetto tecnico che si vuole costruire e su quanto pesi l’effetto nostalgia rispetto a scelte più concrete.
Nel frattempo, sempre a Radio Romanista, Cristofori ha offerto un’altra prospettiva, meno definitiva ma non meno interessante. “Sembra che l’Inter voglia tenersi Zalewsky”, ha commentato, ipotizzando uno scenario in cui il club nerazzurro potrebbe effettivamente puntare su di lui, ma lasciando aperta la porta a eventuali colpi di scena. Anche qui, il futuro è legato a incognite ancora da chiarire: “Ancora non sappiamo chi sarà il nuovo allenatore”, ha sottolineato, riportando l’attenzione sul ruolo che avrà la guida tecnica nella definizione dei prossimi movimenti.
E poi c’è Frattesi, al centro di un altro bivio. Cristofori lo inserisce in un contesto ancora poco definito, “uno scenario molto fumoso”, dove è difficile separare la realtà dalle suggestioni. Ma ciò che è certo è che, in un centrocampo ancora orfano di equilibrio, “un calciatore come Frattesi ci farebbe molto comodo”. La sensazione è che le idee siano tante, ma il disegno complessivo ancora lontano dall’essere nitido.
Dietro i nomi, le trattative e i giudizi si percepisce qualcosa di più profondo: una società che cerca ancora una direzione precisa, un gruppo che ha bisogno di chiarezza e, soprattutto, una tifoseria che chiede coerenza.