
La Roma lavora con un’idea chiara in testa: affrontare l’Inter con coraggio, determinazione e quel pizzico di imprevedibilità che può fare la differenza. In vista della sfida contro i nerazzurri, in programma domenica alle ore 15:00, il tecnico Claudio Ranieri è alle prese con le ultime riflessioni, alcune certezze e diverse scelte non scontate.
Tra i pali ci sarà ancora Mile Svilar, ormai pienamente entrato nel cuore della tifoseria per la sicurezza mostrata nelle ultime uscite. Il giovane portiere ha saputo guadagnarsi la fiducia dello staff tecnico, diventando una delle note più liete di questa seconda parte di stagione. Davanti a lui, la linea difensiva dovrebbe essere guidata da Gianluca Mancini, con Zeki Çelik e Evan Ndicka a completare il terzetto arretrato. Una combinazione che ha già dimostrato compattezza e intesa, qualità fondamentali per affrontare un attacco come quello interista.
Nel cuore del campo, Bryan Cristante sembra destinato a mantenere il posto dopo la prova autorevole contro l’Hellas Verona. Al suo fianco ci sarà ancora Koné, il cui dinamismo è stato apprezzato sia dai tifosi che dallo staff tecnico. Sulle corsie laterali agiranno Saelemaekers a destra e Angeliño a sinistra, due elementi capaci di garantire spinta e copertura, indispensabili in una partita che potrebbe decidersi proprio sulle fasce.
La trequarti rappresenta forse il punto più affascinante di questo undici. Matías Soulé si candida con forza per un’altra maglia da titolare dopo prestazioni che stanno raccontando di un talento sempre più maturo. Al suo fianco si apre il ballottaggio tra Lorenzo Pellegrini e Tommaso Baldanzi, due giocatori molto diversi tra loro ma entrambi potenzialmente decisivi. Il capitano giallorosso potrebbe ritrovare spazio, spinto dalla voglia di lasciare il segno in una stagione fin qui altalenante.
Davanti, il peso dell’attacco dovrebbe ricadere su Artem Dovbyk, centravanti solido e fisico, pronto a sfidare i centrali nerazzurri con le sue incursioni e la capacità di aprire spazi. Ma Eldor Shomurodov continua a scalare posizioni nelle gerarchie, e una sua partenza dal primo minuto non è affatto da escludere. Il suo stato di forma e la duttilità tattica potrebbero convincere Ranieri a rivedere qualcosa all’ultimo momento, soprattutto se l’approccio dovesse richiedere un attaccante più mobile.