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Preso in giro da Totti e quell’errore decisivo al derby: che fine ha fatto

Il racconto di un giocatore passato a Trigoria senza lasciare il segno. La sua confessione: “Non sono stato all’altezza”

Sabatini, Pallotta, e soprattutto quell’erroraccio al derby che permise alla Lazio di vincere. Quasi una marchiatura a fuoco per chi ha l’onore (e l’onere) di vestire la casacca giallorossa nella stracittadina. “Mi dispiace non essere stato all’altezza del club, serviva un giocatore con più esperienza“, ha ammesso qualche anno fa. La sua esperienza nella Capitale, ma non l’unica in Italia, era già terminata da tempo: ma Roma gli era rimasta nel cuore.

“Mi manca tutto: la tranquillità, il cibo…quella cucina non ha eguali nel mondo“. Come dargli torto. Terminata la sua avventura romanista in qualche modo ha saputo ripartire e reinventarsi altrove: all’Udinese, dove si è preso una sorta di rivincita nel nostro campionato sebbene in una piazza meno blasonata di quella giallorossa, poi ritornando in patria. Vediamo quindi dov’è finito oggi.

Ivan Piris: da meteora alla Roma a punto fermo in bianconero

Ivan Piris della Roma – Foto: Transfermarkt (RomaForever.it)

Ivan Piris la Serie A la scopre nel 2012. Walter Sabatini lo nota in sud America e lo porta a Trigoria: è lui uno dei primissimi colpi della nuova proprietà americana guidata da James Pallotta. Col senno di poi un acquisto forse troppo azzardato nel senso che il difensore, di mestiere terzino, era ancora molto acerbo.

L’impatto romano non è dei più semplici, complici le difficoltà linguistiche: L’italiano per me era difficile, poi se uno parla piano e con un tono basso apriti cielo! Per fortuna Lamela e Burdisso mi traducevano tutto”. I ricordi di quelle prime giornate alla Roma con Zeman in panchina riaffiorano: “E’ un grande allenatore. Purtroppo giocavamo bene ma non vincevamo. Voleva che i terzini attaccassero continuamente“.

Il derby e lo scherzo di Totti: poi l’addio

La sua avventura alla Roma però non è stata di quelle da ricordare negli annali. Una trentina di presenze in stagione e l’addio dopo un solo anno dato che i giallorossi decisero di non riscattare il suo prestito. In mezzo anche l’errore al derby che costò la sconfitta: “Fu molto doloroso, non lo feci apposta. Avevo poca esperienza”. C’è poi qualche aneddoto col grande Capitano, Totti: “Giocava sempre di prima, con un tocco metteva la palla all’incrocio. Non l’ho visto fare mai a nessuno”. 

Piris rivela poi di essere rimasto vittima di un suo “scherzo”: “La prima volta che mi presentai nello spogliatoio ero vestito in camicia, molto elegante. Lui mi guarda e mi fa con tono serio: ‘Questo non è mica un ufficio!’. Io rimasi sorpreso, imbarazzato. Poi fece qualche passo e scoppiò a ridere. Era il suo modo di fare, scherzava con tutti”. L’anno seguente il terzino passò all’Udinese dove riuscì a ritagliarsi un ruolo importante.

Che fine ha fatto Piris della Roma

Terminata anche l’esperienza in bianconero, Piris ha girato diverse squadre (tra cui un’esperienza allo Sporting Lisbona) prima di trovare casa definitivamente al Libertad di Asuncion, squadra della sua terra natia, il Paraguay. Oggi il calciatore ha 36 anni e per ora non ha intenzione di smettere col calcio giocato. “Sto giocando con continuità” – aveva detto qualche anno fa rilasciando un’intervista a Gianluca Di Marzio“lo scorso anno sono tornato anche nel giro della Nazionale”.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli