Marotta - (RomaForever.it)
Rinvio doveva essere e alla fine rinvio è stato. Ma su quanto accaduto realmente sullo spostamento di Inter-Roma ci si potrebbe scrivere un film. Annunci, smentite, cambi di programma repentini. Decisioni a sorpresa. Per tutta la giornata di ieri, come vi abbiamo raccontato praticamente con una diretta che non si è interrotta mai, si sono rincorse le notizie, talvolta in netta contrapposizione fra loro.
Poi, in serata, il tanto atteso comunicato della Lega che ha messo tutto nero su bianco. Fissando così la data ufficiale del recupero – si giocherà domenica 27 alle 15.00 – ma non spegnendo di certo le polemiche. Ebbene, oggi, all’indomani del caos scoppiato in Serie A, emergono importanti retroscena in merito a quanto successo. E il dibattito, siamo sicuri, tornerà a infiammarsi.
La sfida in programma tra nerazzurri e giallorossi, lo ricordiamo, era prevista originariamente sabato 26 aprile alle 18.00. Proprio quel giorno però, la mattina, si terranno i funerali del Papa. Ciò ha portato subito le Istituzioni a sospendere tutte le attività, sport incluso. Tre le gare del campionato di Serie A previste in quella data: detto di Inter-Roma in programma c’erano anche Como-Genoa e Lazio Parma. Ma se per il rinvio di queste ultime due non c’erano particolari criticità, diverso è stato il caso della prima.
L’Inter è infatti ancora impegnata su più fronti e trovare una data alternativa che non fosse l’indomani era praticamente una sfida ai limiti dell’impossibile. Per questo nel pomeriggio si era diffusa la notizia di una possibile deroga che permettesse ai nerazzurri di giocare comunque sabato, ma alle 20.45. Quando tutto sembrava deciso, ecco arrivare il nuovo colpo di scena: si torna all’ipotesi della domenica. Già ma a che orario? La questione si è così intrecciata coi problemi legati ai diritti tv essendo la fascia delle 12.30 già occupata dalla partita del Milan. E via con altre telefonate e trattative. Fino alla decisione finale di giocare alle 15.00.
Ma non finisce qui. Come riporta stamani La Repubblica l’Inter in realtà avrebbe preferito disputare la partita in un’altra data. Quale? Quella del 21 maggio, al fine di preparare al meglio la doppia gara col Barcellona. Quella settimana era infatti l’unica disponibile, oltre a quella dell’11 e 14 (ma solo in caso di eliminazione stasera dell’Inter in Coppa Italia), prima della fine del campionato avendo i nerazzurri il calendario intasato dalla tripla corsa campionato-coppe.
L’ipotesi però, come era prevedibile, avrebbe incontrato la ferma opposizione non solo della Roma, ma anche del Napoli che avrebbe addirittura minacciato azioni legali in caso di assenso alla proposta. Il motivo è facilmente intuibile: l’Inter, giocando il 21, avrebbe avuto il vantaggio non solo di riposare in vista dell’impegno in Champions ma anche di far scontare la squalifica di Bastoni e Mkhitaryan in una gara differente, riavendoli poi in campo contro i giallorossi. Un’ipotesi che, chiaramente, avrebbe condizionato pesantemente la regolarità del torneo.