
La morte di Papa Francesco ha portato al rinvio degli incontri previsti per la 33esima e la 34esima giornata del campionato di serie A, proprio come era avvenuto vent’anni fa con la scomparsa di Papa Giovanni Paolo II. Ma le date dei recuperi non hanno soddisfatto tutti. Alcuni non sono riusciti a trattenere il risentimento per la scelta delle giornate di recupero.
La Lazio profondamente risentita con la Lega Serie A
In particolare la Lazio ha manifestato profondo risentimento sulla decisione della Lega serie A di far giocare il match Genoa Lazio alle 18 e 30 di stasera, mercoledì 23 aprile. Una decisione che, secondo la dirigenza biancoceleste, impedirebbe alla squadra di rendere omaggio a Papa Francesco.
Le parole del club biancoceleste sulla decisione della Lega
Il club della capitale con presidente Claudio Lotito, proprio in relazione alla fissazione del recupero della gara, ha diffuso una nota nella quale si legge: “La Lazio esprime il proprio profondo rammarico in merito alle modalità con cui la Lega Serie A ha gestito la decisione di spostare la gara biancoceleste a Genova. La società considera approssimative e poco rispettose le modalità di comunicazione e gestione di tale decisione, la cui inefficienza è risultata evidente e ampiamente riscontrabile, non soltanto dal punto di vista logistico, ma soprattutto alla luce della portata emotiva e spirituale che l’evento straordinario riveste per la nostra città e per ciò che il Club rappresenta”.
La squadra di Baroni era a Genova quando ha saputo del rinvio
La squadra di Marco Baroni arrivata a Genova, lunedì scorso, per la partita di Serie A contro il Genoa è venuta a conoscenza del rinvio a causa della morte del Pontefice ed è tornata nella capitale. Una decisione, con conseguente slittamento della gara a oggi, mercoledì 23 aprile, che ha provocato le ire del club.
Le accuse della società…
E, infatti, la società biancoceleste ha sottolineato: “Un atteggiamento poco professionale e ondivago mostrato dalla Lega Serie A nella gestione impari del ricollocamento delle partite. Una mancanza di uniformità che ha generato confusione e alimentato un senso di disparità tra i diversi Club coinvolti, aggravando ulteriormente una situazione già di per sé delicata”